( dal mio blog cultural-turistico Istanbul, Europa su Zingarate)
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Il ristorante è in effetti un meyhane, una taverna; ma un meyhane 2.0: arredato con gusto ma senza strafare (quello di Balat è sul Corno d'oro), con una cucina di classe. Mi hanno raccontato che il proprietario è un ex giornalista, che si è dato per missione la riscoperta e la rivisitazione di vecchie ricette - o la creazione di nuove. Sono specialisti delle meze, gli antipasti: per trarre massimo profitto dalla serata, io e Ayşegül abbiamo optato per il menù degustazione con assaggi di una trentina. La cosa straordinaria è che ne hanno in lista quasi 200: ma variano con la stagione; pesce affumicato, marinato, presentato in combinazioni inedite: abbiamo particolarmente apprezzato la spigola marinata con una decina di spezie tra cui lo zafferano, sempre la spigola alla mostarda, il polipo, un piatto di origine armena di formaggio, pistacchi e altro ancora. Poi le verdure, cotte e crude: arrivano direttamente dall'area egea, alcune neanche le conoscevamo (spesso le materie prime - selezionatissime - vengono fornite da piccoli produttori).
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