La scorsa settimana ho avuto la fortuna di partecipare a un fantastico viaggio per la stampa nella Repubblica turca di Cipro settentrionale: e vi ho già parlato - sul blog - di come il mio interesse per la Turchia è nato proprio durante un mio precedente viaggio sul l'isola di Afrodite (LEGGI ANCHE: Io, Cipro e la mia passione per la Turchia) e di come ho realizzato un sogno lungo 18 anni visitando l'abbazia gotica di Bellapais (LEGGI ANCHE: L'abbazia di Bellapais a Cipro).
Oggi è la volta di Famagusta, la città portuale di enorme rilevanza commerciale - punto di transito dal Levante all'Europa - poi diventata famosa per il castello di Otello e per la conquista ottomana del 1571. In precedenza era stata possedimento dei Lusignano, dei genovesi, dei veneziani: una delle città più ricche di tutto l'Occidente, come testimoniano i magnifici resti di chiese e palazzi, oltre alla possente cinta muraria (in discreto stato di conservazione, ma assolutamente bisognosa di restauri).
Ho avuto pochissimo tempo per visitarla, vi mostro qualche foto che spero vi facciano venir voglia di andarci: per me, anche solo la straordinaria chiesa di San Nicola trasformata in moschea (Lala Mustafa Paşa camii, dedicata al generale ottomano che conquistò la città: il crudelissimo generale ottomano che contrariamente ai patti fece uccidere tra atroci tormenti - scuoiandolo vivo - Marcantonio Brigadin, comandante della guarnigione veneziana).
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