In Turchia purtroppo manca la "cultura del vino": già le bevande alcoliche non sono particolarmente diffuse (anche a causa di restrizioni esagerate nelle condizioni di vendita: ne ho parlato qualche mese fa), tra i consumatori abituali in ogni caso dominano i fanatici del rakı che accompagna cene a base di pesce e meze (antipasti di straordinaria varietà e bontà). Sono rimasto sconvolto, ad esempio, quando nei ricevimenti delle conferenze internazionali - quelle importanti, con ministri e ricconi - mi sono ritrovato il cameriere che si aggirava per i tavoli con nelle mani due bottiglie aperte: "bianco o rosso?" Terrificante! Soprattutto, il vino costa uno sproposito: nei ristoranti arrivi a pagare l'equivalente di 25-30 euro senza essere sicuri che la la qualità sia almeno accettabile.
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