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Istat: sale il debito italiano, in discesa la pressione fiscale

Creato il 01 gennaio 1970 da Decadeweb @simone_marchese

Conti pubblici sotto la lente d’ingrandimento. Nel 2010, rivela l’Istat, è cresciuto il debito pubblico che si è assestato al 119% del Pil. Tre punti in più rispetto all’anno precedente. Per contro, la pressione fiscale scende al 42.6%. Vediamo i dettagli.
Il Pil – prodotto interno lordo – nel 2010 è cresciuto del 1.3%, ma è aumentato anche il rapporto debito pubblico – Pil che si è assestato al 5.4%. In rialzo rispetto al 2009. A contribuire alla crescita del Pil – per l’Istat si tratta di un dato migliore rispetto a quello previsto dal Governo (+1.2%) – hanno contribuito per 0,6 punti percentuali i consumi delle famiglie residenti.
Non solo: scende la spesa della pubblica amministrazione ( -0,1%) e in calo anche la domanda estera dello 0.4%. All’estero sono diminuiti anche gli acquisti degli italiani residenti (-4.1%), mentre le spese in Italia dei non residenti sono aumentate dello 0.2%.
Sempre secondo i dati Istat riprendono nel 2010 gli investimenti fissi lordi che sono in rialzo del 2.5%, mentre si sono registrare contrazioni per quanto riguarda gli investimenti nel mattone (-3.7%). L’occupazione, nel 2010, è scesa del 1.6% nella grande industria e del 1.3% nel settore dei servizi. E la pressione fiscale? Per l’Istituto di statistica è diminuita, passando dal 43.1% del 2009 al 42.6% del 2010. Non tutti sono d’accordo, però.
Per Altroconsumo, infatti, la pressione fiscale è destinata ad aumentare con il federalismo fiscale. Per sapere gli altri effetti del federalismo ecco un utile articolo da leggere. Pagheremo davvero più tasse quando Regioni, Province e Comuni gestiranno autonomamente le proprie entrate e spese?
Fonte: www.vostrisoldi.it


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