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Istruzioni per l’uso: Rubygate

Da Pivo

Istruzioni per l’uso: Rubygate

foto:flickr

 

Scrivo questo post, non per esprimere il mio giudizio sul Rubygate, anche perché lo potete facilmente immaginare. Sarebbe troppo comodo criticare l’attuale governo, l’attuale situazione di degrado e soprattutto tutte quelle persone che ancora non aprono gli occhi. Quello che voglio fare è dare a tutti un minimo di informazioni utili per poter capire e recepire meglio il bombardano a cui siamo sottoposti in questi giorni su questo caso.
CONCUSSIONE:
Art. 317 c.p. :

il pubblico ufficiale o l’incaricato del pubblico servizio che abusando della sua qualità o dei suoi poteri costringe o induce taluno a dare o a promettere indebitamente, o a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità, è punito con la reclusione da 4 a 12 anni.

Al riguardo credo non ci sia molto da dire, l’articolo è abbastanza chiaro, l’unica cosa che va specificata è che per costringere ed indurre si intende un atto di coazione psichica.
INDUZIONE ALLA PROSTITUZIONE:
Legge Merlin art. 3 punto 4) e 5): 7

E' punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da lire 500.000 a lire 20.000.000 (…) 4) chiunque recluti una persona al fine di farle esercitare la prostituzione, o ne agevoli a tal fine la prostituzione; 5) Chiunque induca alla prostituzione una donna (…)

Ecco quindi che per sfruttamento ed induzione alla prostituzione non si intende il “cliente” della prostituta, ma detto in parole povere il magnaccia
PROSTITUZIONE MINORILE:
Art. 600 bis c.p. comma 1:

Chiunque induca alla prostituzione una persona di età inferiore agli anni diciotto, ovvero ne favorisca o sfrutta la prostituzione è punito con la reclusione da 6 a 12 anni e con la multa da € 15493 a € 154937

Per induzione si intende persuadere, determina e rafforzare la decisione altrui di prostituirsi. Per sfruttamento si intende trarre una indebita utilità dall'attività sessuale di chi si prostituisce, l’utile percepito non deve essere necessariamente di natura economica.
TRIBUNALE DEI MINISTRI:
Si deve chiarire che il tribunale dei ministri non è chissà quale tribunale, ma è composto sempre da magistrati ordinari estratti a sorte nella corte di appello di Milano, quindi per assurdo potrebbero essere estratti gli stessi 3 magistrati estratti per il giudizio di fronte al tribunale ordinario. La procura sarebbe sempre la stessa, quindi in parole spicce, anche davanti al tribunale dei ministri il pm sarebbe sempre la Bocassino. Per decidere se il giudice naturale (il giudice stabilito in base hai criteri di legge) debba essere il tribunale dei ministri o il tribunale ordinario la partita si gioca su una semplicissima questione; infatti, si ricorre al tribunale dei ministri se il reato è stato compiuto nell'esercizio delle funzioni, cioè se Berlusconi avesse chiamato la questura per evitare uno scandalo diplomatico (la nipote di Mubarak) allora avrebbe agito nell'esercizio delle sue funzioni, mentre se ha sfruttato soltanto la sua posizione di pubblico ufficiale, cioè ha chiamato in nome della sua carica istituzionale, ma al di fuori dell’esercizio delle sue funzioni, cioè per gli affari suoi, ci troviamo di fronte ad un semplicissimo reato di concussione (vedi sopra).
Ora vi starete ovviamente chiedendo il perché della volontà di Berlusconi di essere giudicato dal tribunale dei ministri, se in fin dei conti è un tribunale normale. Beh, la risposta è semplice, il tribunale dei ministri per poter procedere contro un parlamentare deve chiedere l’autorizzazione alla camera di appartenenza.
GIUDIZIO IMMEDIATO:
Il giudizio immediato è un rito speciale caratterizzato dalla mancanza dell'udienza preliminare che può essere instaurato in seguito a richiesta del P.M. oppure in seguito a richiesta dell'imputato. Perché il P.M. possa chiedere il giudizio immediato occorre l'evidenza della prova e che la persona sottoposta alle indagini sia stata interrogata sui fatti dai quali emerge l'evidenza della prova oppure che la persona, pur avendo ricevuto l'invito a presentarsi, non si sia presentata. La richiesta di giudizio immediato deve essere trasmessa alla cancelleria del giudice per le indagini preliminari entro novanta giorni dalla iscrizione della notizia di reato. Il termine di novanta giorni non è tuttavia ritenuto perentorio dalla giurisprudenza quanto all'esercizio dell'azione penale nelle forme qui descritte, è ritenuto vincolante solamente per quanto riguarda il compimento delle indagini dalle quali emerga l'evidenza della prova.
In sintesi, normalmente ci sono le indagini e poi l’udienza preliminare, in cui il p.m. chiede il rinvio a giudizio e il Giudice dell’Udienza Preliminare (GUP) valutate le prove e decide se accettare la richiesta del pm e quindi andare al processo vero e proprio o chiude il processo (detto in parole spicce, perché in realtà nell'udienza preliminare possono succedere anche altre cose). Ma se ricorrono i casi sopra elencati può richiedere di saltare l’udienza preliminare ed andare subito al processo normale, sarà il Giudice delle Indagini Preliminari (GIP) a dover accettare la richiesta di giudizio immediato se ne ricorrono le condizioni sopra elencate.
Va specificato che per evidenza della prova non si intende, come molti credono, la prova regina, la c.d. pistola fumante, ma si intende la presenza di prove precise e certe che vi sia stato un fatto che necessita di un approfondimento giudiziale.
INTERCETTAZIONI:
In molti continuano ad atterrire la popolazione italiana sostenendo che tutti siamo intercettati e portano come prova della loro tesi il fatto che sia stato possibile sapere che le famose ragazze dell’Olgettina erano presenti nella villa di Arcore anche molto prima che scoppiasse lo scandalo. Per fare chiarezza si deve distinguere le intercettazioni, e cioè il fatto di essere registrati mentre si parla al telefono ed il risalire ai tracciati telefonici. Dovete sapere che ogni telefono cellulare per poter funzionare si attacca ad un’antenna che copre un determinato territorio che si chiama cella, se ci spostiamo da quei territori ed andiamo in un altro il nostro cellulare si attacca ad un'altra antenna e noi veniamo rilevati in un'altra cella. Ecco, le sopra citate tracciature rimangono e quindi anche a distanza di tempo si può risalire anche storicamente nel tempo alla posizione di un numero telefonico anche se non lo si stava intercettando.
VIOLAZIONE DELLA PRIVACY:
Molte accuse si sono sollevate contro i magistrati che hanno reso pubbliche le intercettazioni passandole sotto banche ai giornalisti. Anche qui si necessita un po’ di chiarezza, infatti, una volta depositate le indagine svolte decade il segreto istruttorio e le cose, riguardanti il reato possono essere rese pubbliche, ecco quindi perché nessun giornale è mai stato incriminato per aver infranto il segreto istruttorio e soprattutto perché non si sono lette intercettazioni di persone che non hanno nulla a che fare col fatto.
BERLUSCONI UN PERSEGUITATO DALLA MAGISTRATURA:
Si deve prima di tutto spiegare che i magistrati hanno l’obbligo dell’azione penale, cioè se si trovano di fronte ad un presunto reato devono obbligatoriamente procedere per verificare l’accaduto.
Molto probabilmente qualche processo nei confronti di Berlusconi è stato un po’ forzato, ma in questi è stato assolto, o non sono neppure cominciati, fermandosi all'udienza preliminare. Accanimento forse giustificato dal fatto che se un magistrato si trova di fronte ad una persona che ha commesso reati, ma che non riesce ad incriminarlo a causa di blocchi legislativi a d.o.c., reticenze ecc…, provo a trovare ogni minimo appiglio per condannarlo (cito a tutti un caso lontano ma per certi punti vicino… Al Capone condannato per non aver pagato le tasse), non dico che questo sia giusto, ma credo sia normale.
Aggiungo poi che le tanto millantate assoluzioni non sono così tante, in quanto molte sono prescrizioni e molte altre sono assoluzioni parziali. Lo stesso concetto di assoluzione va analizzato, in quanto ne esistono di vari tipi: l’assoluzione piena (il reato non sussiste, il soggetto non l’ha commesso) o le assoluzioni parziali (cioè quelle che lasciano ancora molti dubbi ma che liberano l’imputato perché nel nostro sistema vige il principio dell’innocenza fino a prova contraria, mi sto riferendo all'insufficienza di prove). 
Alla luce di questo forse si dovrebbe modificare la famosissima frase di Berlusconi: “Da quando sono sceso in politica i magistrati mi stanno perseguitando” e trasformarla in “Sono sceso in politica perché i magistrati cominciavano ad indagare su di me” (come se non bastasse il Cavaliere aveva procedimenti in corso anche prima di scendere in politica).
Spero di esservi stato di aiuto per capire meglio la situazione, fermo restando che in Italia si è innocenti fino a prova contraria e che saranno i giudici ad accertare la verità processuale, ma una cosa resta chiaro ed incancellabile…
l’art. 54 comma 2 della Cost.“I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore (…)
Quindi che il nostro premier sia incostituzionale non l’ho detto io, ma lo state pensando voi.


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