Vi piacciono gli horror in cui vi raccontano per filo e per segno quello che sta accadendo? Dove vi spiegano da dove arriva la minaccia? Vi piacciono quelli in cui vi mettete lì con i popcorn[1] e fate commenti divertenti con gli amici?
Allora, mi sa che questo non fa per voi.
Trama
Jay esce con un ragazzo da un po’ di tempo. Una sera, decide di fare l’amore con lui, appartandosi in auto. Si risveglia legata a una sedia, e il ragazzo le dice che le ha appena trasmesso una maledizione: qualcuno che non conosce arriverà per ucciderla. L’unico modo per liberarsene, è fare l’amore con qualcun altro, che a sua volta dovrà trasmetterlo ad altri. Solo così, in seconda battuta, lei sarà libera.
Considerazioni
Presentato al Toronto Film Festival nel 2014, questo film sta godendo di ottime recensioni e un passaparola incredibile. Meritato? Direi proprio di sì. Ma va premesso che è un horror quasi autoriale, con i suoi tempi, con ritmi lenti e inquadrature particolari. A volte, la macchina da presa riprende da lontano i protagonisti sullo sfondo.
Il regista, grazie a Dio, non gioca minimamente sugli spaventi meccanici, bensì sulla tensione e sulle apparizioni nude o vestite di bianco che arrivano lente nella scena, riuscendo a trasmettere un senso di angoscia imminente.
Quello che accade, spesso, dovete immaginarlo e intuirlo voi e, a mio avviso non necessita per nulla di spiegazioni. Immagino comunque che “It follows spiegazione”, soprattutto sul finale, sarà una chiave di ricerca molto quotata. E non ce ne sarebbe davvero bisogno. Ciò che accade è chiaro, ma richiede un minimo di immaginazione, ma soprattutto attenzione ai particolari che il regista ci mostra.
Da vedere, quindi? Assolutamente sì, specialmente se state cercando qualcosa di diverso dagli ultimi “teen horror” usciti in questi anni. Il problema sarà attendere l’uscita per l’home video, perché credo che non lo passeranno al cinema.
[1] Sempre siano lodati i popcorn