Ita spa

Una persona la si giudica anche da chi decide di farsi accompagnare. Così i cori da stadio di un anno fà per la dipartita di Silvio da Palazzo Chigi ora, non solo sono diventati dei fischi per Mario Monti, ma sono una specie di vero monito per un popolo che da un anno a questa parte non ha capito un cazzo di quello che è accaduto. Monti lo si giudica, e lo si doveva giudicare, da una cosa, prima fra tutte: i suoi accompagnatori, la sua maggioranza… e nella sua maggioranza c’era il PDL. E’ un po’ come quando a un automobile che non gli funziona il motore gli si cambiano solo le gomme e la si rimette in pista. Monti non è stato il prestanome di Berlusconi, questo no, ma un socio che ha fuso la sua ditta con quella del Cavaliere e con quella del PD. Hanno fatto su tanta grana ma adesso il vecchio titolare, il vecchio Silvio, non ha più nulla da guadagnare e quindi scioglie la ditta, pare.

Il PDL in questa fusione è affondato, per Berlusconi, il Governo tecnico, era l’unica via possibile per non fallire, ma adesso la società pare che debba sciogliersi perchè la spartizione degli utili non soddisfa l’imprenditore milanese che prima di sprofondare cerca di tirare con se i galantuomini cui si è accompagnato. Almeno che… non si trova il modo di fare fare più soldini all’ ex azionista di maggioranza di questa ITA SPA, ovviamente… quelli spetta a noi metterli.