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Italia: 3.000.000 di nuovi malati di mente con il DSM V. E il Ritalin in USA si prescriverà ai bambini dai 4 anni in poi

Da Simonetta Frongia


La denuncia non è di qualche movimento anti-psichiatrico, ma dal Dott. Allen Frances del coordinatore della task-force del DSM IV, che sta per essere soppiantato dalla nuova edizione, la quale conterrà molte più malattie mentali classificate. Frances (team DSM) "Ormai i produttori di droghe legali sono più responsabili delle dipendenze dei produttori di droghe illegali". + 40% per i disturbi bipolari, raddoppiate le diagnosi di iperattività infantile. 
Poma (Giù le Mani dai Bambini): "
In Italia siamo a rischio con 3 milioni di potenziali nuovi pazienti, non dobbiamo commettere gli errori fatti in USA".
Costa (psichiatra La Sapienza): "
Tra le nuove possibili sindromi, il lutto e la dipendenza da caffè: noi medici e specialisti siamo vittima delle mode diagnostiche lanciate dalle multinazionali, attenzione perché è a rischio l'indipendenza della classe medica" "La semplice tristezza e l’astinenza da caffeina stanno per diventare malattie mentali. La prossima edizione del manuale, il DSM-V, in uscita nel 2013, potrebbe far diagnosticare come malati mentali milioni di persone sane, affette da normalissimi problemi di tristezza o sofferenza" La dichiarazione sarebbe normale se rilasciata da un fervente attivista di un movimento anti-psichiatrico, ma diventa eccezionale se consideriamo che è di un "big-boss" della psichiatria americana, Allen Frances, coordinatore del team di specialisti che ha curato l'edizione attualmente in uso del Manuale Diagnostico per le Malattie Mentali, utilizzato per perfezionare diagnosi da psichiatri di tutto il mondo, la cui 5^ revisione vedrà appunto la luce tra meno di 18 mesi. "Negli ultimi anni abbiamo assistito a una vera e propria inflazione diagnostica - prosegue Frances, che è intervenuto al convegno "Pharmageddon" organizzato presso la Comunità di San Patrignano - e già oggi, ogni anno, il 25% della popolazione statunitense - circa 45 milioni di persone - si vede diagnosticare un disordine mentale, eventualità che sale al 50% degli abitanti se consideriamo le persone anziane. Nel DSM-IV (l'edizione attualmente in uso del Manuale, curata da Frances, ndr) abbiamo cercato di essere il più cauti possibile ma non abbiamo comunque evitato l’aumento delle patologie e la conseguente tendenza all'incremento delle diagnosi, a cause della quale i disordini bipolari sono 'aumentati' del 40% rispetto a quanto avveniva con la precedente edizione del Manuale (il DSM-III, ndr), quelle di autismo sono cresciute del 25%, e quelle di ADHD, la Sindrome da iperattività e deficit di attenzione dei bambini, sono addirittura raddoppiate, mentre gli antipsicotici sono venduti con un giro d’affari di 50 miliardi di dollari all’anno". Quella di Frances è una vera confessione-shock, con anche il sapore di un "j'accuse" verso molti Suoi colleghi: "Ormai i produttori di droghe legali sono più responsabili delle dipendenze delle persone rispetto ai produttori di droghe illegali. Il problema non è nella malafede dei membri della Commissione del DSM - prosegue lo psichiatra - ma nella loro appartenenza all’élite del settore psichiatrico: non si rendono conto che le loro indicazioni, in mano a medici frettolosi e non sempre competenti e con la pressione irresponsabile delle industrie farmaceutiche, possono portare a gravi abusi. Le nostre attuali conoscenze fra l’altro non ci permettono la prescrizione preventiva degli psicofarmaci, e sarebbe quindi importante che i medici non eseguano le diagnosi con disinvoltura e valorizzino le terapie relazionali rispetto a quelle farmacologiche", ha concluso l'esperto americano. Sul punto è intervenuto Luca Poma, giornalista e portavoce di "Giù le Mani dai Bambini" (www.giulemanidaibambini.org), il più rappresentativo comitato indipendente per la farmacovigilanza pediatrica nel nostro paese: "La situazione è assai preoccupante, perchè come ha dichiarato sul Corriere della Sera il giornalista Mario Pappagallo 'un mondo di pazzi sarebbe un gran bel mercato', , ha concluso Poma. dal momento che solo in Italia ci sarebbero almeno 3 milioni di nuovi potenziali 'pazienti', e non pochi tra loro sono in fascia pediatrica Ci renderemo conto a brevissimo - e a spese della salute nostra e dei nostri bambini - di quanto ciò sia assolutamente vero" Anche Emilia Costa, decana di psichiatria, già titolare della 1^ Cattedra dell'Università "La Sapienza" di Roma e Primario di Psicofarmacologia all'Umberto I°, era nel panel dei relatori di "Pharmageddon", e ha commentato ironicamente: "Dovrei fare istanza al team di colleghi del DSM V affinché inseriscano una nuova patologia, la "bulimia da diagnosi", perchè questo è quello che sta accadendo in America, con influssi concreti anche in Italia: una sistematica medicalizzazione del disagio ad opera di 'inventori di categorie diagnostiche' che sono tra l'altro in palese conflitto d'interessi. I miei corrispondenti oltreoceano mi dicono che persino un lutto, che è parte della vita di una persona, potrebbe essere diagnosticato come episodio depressivo sul nuovo Manuale, e che tra le patologie che stanno valutando di inserire c'è anche una non meglio precisata 'astinenza da caffeina'. Tutto ciò è folle, noi medici e specialisti siamo vittime delle mode diagnostiche lanciate dalle multinazionali: attenzione - ha concluso l'esperta italiana - perché è veramente a rischio l'indipendenza della classe medica". Intanto, il Wall Street Journal annuncia che l'American Academy of Pediatrics ha stilato le nuove linee guida per la diagnosi della contestata Sindrome da deficit di attenzione e iperattività (bambini agitati e distratti), che suggeriscono di consigliare la prescrizione di Ritalin (metilfenidato) anche a bambini in età prescolare, fin dai 4 anni. Le linee guida americane sono poi recepite in molti paesi del mondo. Per media relation: 338/7478239 - [email protected] Luca Yuri Toselli
Coordinatore operativo
Campagna Nazionale "GIU' LE MANI DAI BAMBINI"
Non ETICHETTARE tuo figlio, ASCOLTALO!

www.giulemanidaibambini.org - www.donttouchthechildren.org 


http://www.disinformazione.it/DSMV.htm 
Non è la prima volta che tratto e denuncio questo fenomeno (nel mio archivio blog troverete molti articoli e molte critiche sull'argomento) e anche questa volta, per fortuna, trovo dei pareri autorevoli che "concordano" con la mia visione della cosa, poichè come ha detto Emilia Costa esiste una Bulimia da diagnosi, poichè sia medici generici che educatori ed insegnanti "giocano" a diagnosticare questo o quel disturbo, anche i dati sul DSA (pubblicati in un post due giorni fa) concordano con questa tendenza.  Il motivo di questa tendenza è semplice: ogni volta che ci troviamo davanti ad un piccolo problema cerchiamo di "medicalizzarlo" senza pensare che spesso basta un semplice intervento di tipo educativo pedagogico; inoltre mi dispiace dirlo ma la psicologia segue delle mode: così oggi è facile per moda, diagnosticare DSA, Adhd, disgrafia, discaculchia, problemi attentivi e di ogni altro genere. Ma mi dispiace denunciare (di nuovo) che spesso ciò è dovuto ad una serie di "esperti" che pubblicizzano (per meri motivi economici) questi problemi; infatti esistono in giro centinaia di psicologi, medici, psichiatri che per "fare cassa", tengono corsi, master, seminari anche di poche ore su questi argomenti, ma poi spesso chi fa il corso esce dall'aula con una serie di nozioni che gli sono state in qualche modo propinate ma senza che si sia fatta una vera ricerca scientifica sui testi, questo induce chi ha fatto il corso a pensare di poter (superficialmente) riconoscere e quindi diagnosticare questa o quella sindrome. Daltronde come si può pretendere di conoscere certi argomenti che sono poco chiari anche agli esperti ( come la contestata Sindrome da deficit d'attenzione e iperattività) senza aver letto niente sull'argomento. Questi "esperti" sono spesso anche in TV amplificando il fenomeno e, dando un certificato di verità anche a dei luoghi comuni o false notizie. Riguardo al DSM, la cosidetta "Bibbia degli psicologi" vorrei ri-ricordare che molti della commissione sono in conflitto con la loro posizione poichè fanno parte delle lobby del mercato degli psicofarmaci e quindi hanno tutto l'interesse a vendere farmaci e, vedere in chiunque una patologia. Ancora ri-ricordo che il  DSM (Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders «Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali»), uno degli strumenti diagnostici per disturbi mentali più utilizzati da medici, psichiatri e psicologi di tutto il mondo,che è passato dalle 106 malattie mentali della prima edizione del 1952 alle oltre 730 definizioni di disturbi mentali dell'ultima edizione del 2000(DSMIV) oggi in fase di revisione, e questo articolo ci ha confermato che nella prossima pubblicazione questo numero aumenterà. 
Inserisco il link ad un articolo pubblicato più di un anno fa dove trattavo l'argomento: http://pedagogikapress.blogspot.com/2010/08/certa-psicologia.html

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