Il ministro degli Interni albanese, Saimir Tahiri, ha annunciato che una squadra di esperti italiani è già al lavoro con le autorità di Tirana per assistere il paese balcanico nell’ambito della crisi migratoria che ha portato decine di migliaia di profughi ad accamparsi in corrispondenza del confine greco.
La chiusura delle frontiere da parte di Macedonia, Serbia, Austria ed Ungheria ha infatti bloccato la principale rotta attraverso cui i migranti giungevano nel nord Europa, portando alla nascita di una enorme baraccopoli ad Idomeni, nella Grecia settentrionale, in corrispondenza della frontiera macedone.
Il timore di Roma e Tirana è quindi quello che i profughi decidano di giungere in Europa passando attraverso l’Albania, per poi arrivare in Puglia via mare.
Per evitare che il territorio albanese sia investito da un flusso di decine di migliaia di disperati, al quale il governo di Tirana ha già affermato di non essere in grado di far fronte, è stata avviata una collaborazione che vede anche l’intelligence e la guardia costiera italiane collaborare con le forze dell’ordine albanesi per evitare che il breve tratto di Adriatico tra i due paesi si trasformi nuovamente, come fu anni addietro, in un’affollata rotta migratoria, questa volta per i profughi in fuga dal Medio Oriente.
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Italia-Albania. Collaborazione tra forze di sicurezza per impedire afflusso di migranti
Creato il 17 marzo 2016 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniI suoi ultimi articoli
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