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'Italia, come stai?': lo sport spagnolo ha superato quello italiano?

Creato il 12 luglio 2010 da Federicomilitello
'Italia, come stai?': lo sport spagnolo ha superato quello italiano?
Il primo mondiale di calcio conquistato dalla Spagna pone un interrogativo che ormai da qualche anno campeggia sugli organi di stampa nazionali: lo sport iberico è diventato superiore a quello italiano? La risposta, secca e senza fronzoli, è una sola: no, non lo è e non lo sarà almeno per i prossimi 10 anni. La cultura italiana, che distingue tra sport minori e maggiori, porta a ritenere che in questo momento la Spagna sia la totale padrona del mondo: il Mondiale di calcio, Lorenzo che domina in MotoGp, Nadal n.1 al mondo nel tennis, Contador in lotta per il terzo Tour de France, una nazionale di basket che difenderà il titolo iridato ottenuto 4 anni fa... Tutto vero ed infatti in questi sport di massa al momento le Furie Rosse sono superiori all'Italia (anche se noi abbiamo vinto un Roland Garros ed un Giro d'Italia, mentre nel calcio possiamo contare su ben 4 stelle, l'ultima delle quali risalente al 2006, non alla Preistoria). Un'analisi approfondita dello stato di salute sportivo di una Nazione, tuttavia, non può limitarsi alla presa in considerazione dei soli sport succitati, bensì deve riferirsi ad ogni tipo di disciplina, olimpica e non. E' incontestabile, ad esempio, come l'Italia si cimenti con discreti risultati in praticamente tutti gli sport olimpici (pallamano e badminton esclusi), mentre in alcune specialità la Spagna è praticamente assente (canottaggio, tiro a segno, scherma, lotta, boxe, ginnastica, equitazione, tuffi). Non dimentichiamo, inoltre, che in inverno gli iberici diventano come i ghiri, ovvero vanno in letargo con l'avvento delle discipline del ghiaccio e della neve: qui l'Italia può contare su una lunga ed acclamata tradizione di trionfi, mentre la Spagna deve accontentarsi del ruolo della spettatrice non pagante. Per non parlare, infine, di rugby, cricket e baseball, discipline non olimpiche ma dal grandissimo seguito in tutto il globo. A livello femminile, poi, l'Italia produce fenomeni in quantità industriale (Pellegrini, Ferrari, Vezzali, Volley rosa, Cagnotto, Pennetta), mentre in questo campo i nostri rivali sono davvero distanti anni luce da livelli almeno dignitosi.Il parallelo italo-spagnolo, infine, diventa impietoso nel confronto tra i medaglieri olimpici (estivi ovviamente, perché alle Olimpiadi invernali la Spagna fa incetta di 'zeri') di tutti tempi: in 26 edizioni dei Giochi a Cinque Cerchi, la Spagna ci ha preceduto solo una volta (in casa nel 1992) ed anche a Pechino 2008 ha agguantato 9 medaglie complessive (e 3 ori) in meno degli azzurri. Insomma, la Spagna è una forza nuova dello sport mondiale, emersa negli ultimi 15 anni dopo un secolo trascorso tra disillusioni, obiettivi mai realizzati e false aspirazioni. Attualmente, dunque, lo sport iberico gode innegabilmente di grande prestigio, tuttavia è sbagliato lasciarsi ingannare da facili e superficiali generalizzazioni: l'Italia, con le sue vittorie, la sua storia e la sua lunga tradizione resta tra le 5 grandi potenze mondiali dello sport; la Spagna, invece, vi è ancora lontana anni luce.
Federico Militello

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