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Italia e Gran Bretagna

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Italia e Gran Bretagna

Una mia lettrice mi segnala una notizia che rende la Gran Bretagna un paese molto diverso dal nostro, un paese che non teme la vagina e che non ha paura di mostrarla così com’è. L’opera artistica, che si chiama “The Great Wall of Vagina” e verrà esposta a maggio.  Si tratta  appunto di  calchi eseguiti su 400 vagine di donne dai 18 ai 76 anni, creata per mostrare la varietà, la naturalezza e la diversità del corpo femminile, che spesso nelle sue parti più private è ancora tabù.

Una bella differenza dal nostro contesto che censura la parola Vagina ma pubblica calendari di vagine fresche, giovani e artefatte per ergerle allo scopo di oggetto ad uso e consumo maschile come spesso viene relegata la figura femminile in Italia.

Perchè in italia la donna è considerata ancora un oggetto sessuale e svilita al mero ruolo dell’apparenza anche quando è impegnata in ambiti professionali. Fa discutere appunto il neo concorso di bellezza Miss italia Sport, un altro esempio di quanto fanno sempre più paura le donne che entrano in competizioni considerate prettamente maschili tanto da ridimensionarle al mero ruolo dell’apparenza secondo il modello berlusconiano propagandato dalle tv commerciali.

Stessa cosa è accaduta durante la festa dell’Unità d’Italia. Sono state organizzate varie manifestazioni per eleggere “Miss Unità d’Italia”. In ogni occasione, il corpo della donna viene strumentalizzato per ricordare che la donna è solo immagine ad uso e consumo maschile o dello Stato.

Tranne l’8 marzo, in quell’occasione si vuole ricordare ipocritamente che la donna è libera e alora è il turno degli strip maschili e delle mimose anzichè ricordare che l’Italia è al 74° posto nel mondo per uguaglianza di genere contro il 15° posto della Gran Bretagna che non ha certo paura della sessualità femminile.



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