POLI BORTONE – Al Ministro della difesa
Premesso che:
- le parate militari e le varie dispendiose manifestazioni celebrative incidono con rilevanza sul bilancio dello Stato;
- le pattuglie acrobatiche non sono di utilità diretta operativa e quindi non dovrebbero essere a carico del bilancio della Difesa. In moltissimi Paesi tali pattuglie acrobatiche esistono, ma si autofinanziano con i ricavi delle manifestazioni aeree. Attualmente, un intero aeroporto (quello di Rivolto), con centinaia di addetti, è a disposizione delle Frecce tricolori con costi rilevantissimi;
- l’attività della portaerei Cavour (27.000 tonnellate, 1.200 uomini) comporta ingentissime spese di gestione e manutenzione. I compiti finora svolti, come il soccorso ad Haiti, non sono essenziali dal punto di vista operativo;
- la struttura militare degli Alti Comandi periferici risale al tempo in cui esisteva una vastissima componente di militari di leva e all’epoca in cui le comunicazioni non raggiungevano le possibilità che hanno attualmente. Le imponenti strutture di comando periferico (distretti militari, dipartimenti marittimi, regioni aeree) possono essere abolite, o quanto meno ridotte drasticamente nelle dimensioni, con una maggior centralizzazione della gestione e direzione delle operazioni;
- le “forze di proiezione” per l’impiego all’estero dovrebbero essere ridimensionate, anche in vista di una auspicabile politica di carattere più difensivo, riducendo così gli enormi costi attuali, giustificati, in vari casi, da semplici esigenze di prestigio internazionale che l’Italia non può più permettersi;
Si propone (ndr):
- sarebbe opportuno rivedere interamente la struttura gerarchica delle Forze armate che ha un vertice enorme (ad esempio tre volte superiore a quello esistente in Germania);
- sarebbe auspicabile provvedere a che ogni acquisto sia fatto con gare di appalto e, nei limiti del possibile, non a trattativa privata. La Corte di Giustizia europea ha condannato l’Italia per aver acquistato ripetutamente per corpi militari e civili dello Stato elicotteri Agusta e Agusta Bell del gruppo Finmeccanica, senza gara d’appalto (si veda “Il Sole 24 ore” del 9 aprile 2008). La questione, naturalmente è di carattere molto generale e venne trattata approfonditamente dalla Commissione parlamentare d’inchiesta presieduta dall’on. Ariosto, la Commissione che ha avuto il compito di indagare sulle commesse militari e vi riscontrò gravi irregolarità. La Commissione Ariosto venne costituita con legge n. 865 del 1980. Un esempio di necessaria revisione di aste riguarda le spese per il poligono di Salto di Quirra. Basti pensare ai 70 milioni di euro del contratto di manutenzione delle apparecchiature esistenti (18 milioni all’anno). Ad esempio sono state affidate commesse a trattativa privata con avviso di soli otto giorni;
- sarebbe auspicabile impedire il formarsi di strutture miste “militari-industriali” che possono portare a indebiti rincari di prezzi. Si vedano ad esempio gli intrecci come quello Finmeccanica-Selex-Vitrociset-Agusta-Oto Melara;
la concessione a privati di servizi militari comporta spesso costi ingiustificati. Si può citare il caso dell’Unità di sostegno alla ricostruzione dell’Iraq affidata a una compagnia “militare” privata. Vi è stata una grave carenza di controllo sui prezzi e sulle attività svolte;
vi è stato negli ultimi tempi anziché un ridimensionamento, un ampliamento delle basi straniere in Italia. Un riferimento fu fatto al documento Usa del 2004 (Statistical comparation on allied contributions to the common defence). Si trattava di una spesa di 370 milioni di dollari che per l’Italia risultava superiore del 30 per cento ai costi medi degli altri Paesi della Nato. Venne prevista la costruzione di nuove basi militari italiane e il potenziamento di quelle esistenti (Vicenza, Aviano, Camp Darby a Livorno, Sigonella, Niscemi e altre);
in questione sono numerosi progetti di acquisto militare, non solo quelli, molto pubblicizzati, degli aerei F15. Altri costosissimi progetti che andrebbero rivisti riguardano, ad esempio, l’acquisto delle fregate Fremm di produzione italo-francese (17 per la Francia e 10 per l’Italia). La commissione è stata affidata a Fincantieri e Finmeccanica. Tra l’altro il costo per l’Italia appare ben superiore al costo per la Francia,
si chiede di sapere:
- se il Ministro in indirizzo non ritenga utile e necessario, vista la grave crisi economica in cui versa l’Italia, attivarsi affinché vengano sospese, almeno fino al momento della ripresa, le attività e le manifestazioni di seguito elencate che gravano notevolmente sulla spesa dello Stato: 1) le parate militari e le dispendiose manifestazioni celebrative; 2) l’attività della Frecce tricolori in attesa della privatizzazione di esse; 3) l’attività della portaerei Cavour;
- se non ritenga utile e necessario procedere altresì all’abolizione delle strutture di comando periferico;
- se non ritenga utile e necessario, infine, procedere: alla riduzione delle “forze di proiezione” per l’impiego all’estero e dell’apparato gerarchico; al riesame degli appalti e alla revisione delle concessioni di servizi militari a privati; al blocco del complesso militare industriale; al ridimensionamento delle basi straniere in Italia; alla revisione di costosissimi progetti di acquisto militare.
(4-07538)