Vi parlo poco spesso delle collaborazioni con Una Valigia di Caffè, e dei concorsi letterari in fondo alla valiglia. Sono idee nate perché in quanto lettori voglio rendervi parte dei chicchi di caffè di questa valigia. Quei chicchi che sarete voi ad aggiungere attraverso l’area di collaborazione.
Ecco una poesia inviata dall’autore di In Parole Semplici, lascio a voi gli occhi per leggerla.
ITALIA IN BIANCO E NERO
Sbarcan sull’isola gli uomini neri,
cercan la pace e la libertà,
triste è la sorte per gli stranieri,
trovan uno stato che ospitarli non sa.
La storia ci insegna che abbiam poca memoria
e l’unità una chimera sarà,
per una nazione che non ricorda la gloria,
è la sorte che la attenderà.
Danzan burattini dentro l’arena
e lo spettacolo pietoso si presenterà,
pensa la gente che assiste alla scena,
triste è la sorte che male ci fa.
Strana è la sorte di questa nazione,
che gioie e dolori da sempre ci da,
di mille colori è il suo balcone
ogni speranza mai tramonterà.
Raccontan le storie gli anziani ai bambini,
tramandan memorie che tesoro saran,
lavoran artigiani con i contadini,
ricchezza più grande mai si vedrà.
Pulsano i cuori delle formiche,
una voce si spande fra agri e città,
sbucan dai fori e dalle stradine,
un urlo accorato reclama Unità.
Poesia estratta dalla mia scatola di latta