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Italia indietro nell’assistenza ai disabili

Creato il 17 ottobre 2012 da Oblioilblog @oblioilblog

Italia indietro nell’assistenza ai disabili

Un recente rapporto Censis ha mostrato come l’Italia sia molto al di sotto degli standard europei per quanto riguarda la protezione sociale delle persone con disabilità. Si spendono infatti 438 euro pro-capite annui contro i 531 della media europea, lontani dai 754 del Regno Unito e dai 703 tedeschi. La Spagna, con 395, si colloca dietro di noi. La spesa per i servizi in natura è pari a 23 euro pro-capite annui: meno di un quinto della media europea, sotto anche alla Spagna.

Mancano le politiche di inserimento lavorativo: il modello resta assistenzialistico e le responsabilità sono scaricate sulle famiglie. Le capacità delle persone disabili non sono valorizzate e non è promossa l’autonomia.

In Francia è occupato il 36% dei disabili con un’età compresa tra 45 e 64 anni, in Italia il 18% nella fascia tra 15 e 44 anni e il 17 tra i 45-64enni. È occupata meno di una persona Down su tre dopo i 24 anni, meno della metà degli individui affetti da sclerosi multipla tra i 45 e i 54 anni e solo il 10% degli autistici con più di 20 anni. 

Nota di merito per l’inclusione scolastica che rappresenta un’eccellenza, però le scuole sono di fatto obbligate ad accettare alunni con disabilità. Ma le risorse dedicate alle attività di sostegno e di integrazione scarseggiano. Nell’anno scolastico 2010-2011 il 10% delle famiglie di alunni disabili ha presentato ricorso al Tribunale Civile o al Tar  per ottenere un amento delle ore di sostegno.

Le misure economiche erogate dall’Inps a favore di persone che hanno una limitata o nessuna capacità lavorativa sono pari a 4,6 milioni di prestazioni pensionistiche in 1,5 milioni assegni ordinari di invalidità e pensioni di inabilità e 3,1 pensioni di invalidità civile, incluse le indennità di accompagnamento. La spesa complessiva è di 26 miliardi di euro all’anno.

 

Fonte: Il Fatto Quotidiano


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