Italia: inizio di una rivoluzione?

Creato il 27 aprile 2012 da Cren

Ciao Enrico, Sono un impiegato con famiglia, mi piace viaggiare ma ora non ce la posso più fare. Ho il mutuo, l’IMU e tasse varie e la casa mi costa più che un affitto. Quando non arrivano spese straordinarie che mi rovinano. Avevo letto sui tuoi posts dei contadini indiani che si suicidavano perché non potevano pagare gli usurai, del progressivo appiattimento del mondo dove un impiegato di Bombay ha lo stesso reddito (basso) di uno di Milano. Questo sta accadendo,  ma in Italia la gente non s’ammazza per colpa degli usurai ma dello Stato.

Forse iniziamo a renderci conto che abbiamo mantenuto, votato e apprezzato tanti Bokassa che facevano politica come si sceglie di fare il truffatore, il topo d’ appartamenti, lo scippatore. Per arricchirsi in fretta senza fatica, sulle spalle degli altri. I partiti non esistono più, sono solo centri d’affari con il loro capetto locale o nazionale e i vari clienti. Un sistema di truffatori che si dipana dal centro alla periferia, passando attraverso enti, fondazioni, authority, comitati di garanzia, inutili, con migliaia di persone e con migliaia di politici bolliti che li dirigono e che spandono corruzione. Tutto a spese di chi lavora e produce.

Lo stato non è dei cittadini ma di queste consorterie che se ne fregano della volontà dei sudditi e vivono nell’illegalità. Guarda il finanziamento pubblico ai partiti bocciato nel referendum e girato in “rimborsi elettorali” 10 volte più alte delle spese; guarda la norma che determina il numero di consiglieri regionali da sole 2 regioni rispettata e le altre con il 30-50% di consiglieri di troppo (si parla di milioni di euro buttati). Soldi che dovrebbero andare alle imprese per i crediti che lo stato non paga o alle famiglie per arrivare alla quarta (o terza settimana).

Siamo dei coglioni, ci fidiamo dei giornali italiani che incensano Monti, della Marcegaglia (grande industria) che lavora anche grazie alle commesse statali e ai finanziamenti pubblici, ai sindacati che con cassa integrazione, buone uscite, scivoli (tutti a carico dello stato) hanno collaborato con la grande industrie a farsi i cazzi propri  e fare a pezzi il Paese. Abbiamo i costi dell’energia, delle banche, delle assicurazioni, più alti d’Europa: gli azionisti e i dirigenti di queste aziende sono parte della classe dirigente di cui Monti e la sua cricca è l’ultima espressione, presentabile.

Paraculi come i vecchi democristiani, girano cifre falsificate, inventate per dimostrare che stanno lavorando “per i nostri figli” e non per difendere un sistema di privilegi e rendite di posizione di cui sono, da sempre, parte. Non sono riusciti a eliminare un solo spreco, una sola spesa inutile dello stato ma velocissimi ad aumentare tasse e alzare l’età pensionabile. I cittadini sono in guerra con questo sistema è ed è una guerra di sopravvivenza.

Non possiamo fare come i maoisti indiani e combattere nelle foreste, non abbiamo più la rabbia né le foreste ma almeno non farci prendere per il culo e non pagare più multe, tasse (chi può), balzelli. E non votare alle prossime amministrative, non scegliere fra furfanti e malfattori. Così forse questo sistema illegale crolla e si rifà tutto: selezione classe dirigente, sistema elettorale, istituzioni. Così lo stato   non funziona più. Del resto, come hai scritto, il sistema parlamentare risale al 1800.

Ciao Renzo (in vendita)


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