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Italia, Prandelli: ”Conte mi ha svuotato”

Creato il 04 marzo 2014 da Tuttocalcio @cmercato24h

Italy v Nigeria - International Friendly L’allentore della Nazionale italiana, Cesare Prandelli, alla vigilia di Spagna-Italia parla della polemica con Antonio Conte, della Spagna avversaria di domani, del ritiro di Puyol e del suo possibile rinnovo contrattuale:

E’ una partita con tanti rischi perché sono campioni del mondo e d’Europa, ma queste partite ci possono dare un valore in più come personalità. Chiederò ai ragazzi di tirar fuori il meglio, non solo come concentrazione, ma proprio come personalità” Madrid mancano giocatori importanti, sembra una Nazionale mal sopportata.
“Non so se è mal sopportata. So solo che quando inizierà il Mondiale saremo tutti italiani con le bandiere al vento. Tutto normale”.

Quanto resterà alla guida della Nazionale? Due, quattro, otto anni?
“Ripeto che c’è un discorso aperto, ma non ancora non abbiamo preso una decisione”.

Il suo atteggiamento più aggressivo del solito è piaciuto alla gente. I tempi del buonismo sono finiti?
“Su questi argomenti siamo stati chiari ieri. Dispiace perché devi sprecare energie in polemiche inutili, queste energie vanno indirizzate sul campo. Mi sono sentito svuotato e certe cose vanno vissute sul campo e non fuori”.

Il modo di giocare sarà con 4 difensori, 4 centrocampisti e 2 attaccanti?
“Non abbiamo tanto tempo, dobbiamo giocare a carte scoperte, abbiamo solo un giorno e qualcosa dobbiamo fare. L’idea è il 4-4-2″.

Del Bosque ha detto che lei lo ha messo sempre in difficoltà con le verticalizzazioni.
“E’ sempre difficile trovare i punti deboli di una squadra come la Spagna, ma noi dobbiamo attaccare con più giocatori e controbattere azione su azione. Se facciamo un contropiede ogni 20′ sarà una sofferenza. Se succederrà, sarà perché loro sono più forti e ci costringono a difendere bassi, noi però cercheremo di difendere alti”.

Domani avrà due tipi di problemi. Il primo è uscirne bene, il secondo è testare dei giocatori, tipo Cerci. Come possono essere testati in una partita come questa?
“Nella difficoltà. E’ nella difficoltà che vedi un giocatore. Cerci domani sarà in campo e saremo tutti molti attenti a capire la crescita di questo ragazzo”.

Cosa pensa dei giocatori del Brasile che giocano per altre nazionali, come Diego Costa per la Spagna e Thiago Motta per l’Italia?
“Sono i nuovi italiani, i nuovi spagnoli. E’ giusto così. In Italia, domenica scorsa, ha giocato il 38 per cento di italiani e questo è un dato molto preoccupant”».

La forbice fra Italia e Spagna si è dilatata in questi due anni. Che ne pensa?
“Visti i loro giovani, penso di sì. Certi ragazzi due anni fa che per noi avevano grandi prospettive si sono fermati. Aspettiamo la crescita di questi ragazzi”.

In Spagna la considerano un grande uomo oltre che un grande tecnico, soprattutto per la sua vicenda personale, quando lasciò la Roma per stare accanto a sua moglie.
“Non voglio tornare su quella vicenda. Ho fatto una cosa normale che tante persone non avrebbero potuto fare per ragioni ovvie”.

Cosa pensa di Puyol?
“E’ stato ed è un grande giocatore. E’ uno carismatico. Dà sempre qualcosa in più, gioca con un’anima che tanti altri non hanno”.

A 100 giorni dal Mondiale si sente tranquillo come lo era a 100 giorni dall’Europeo?
“La serenità è la stessa. Ad aprile faremo dei test e lì il livello della tranquillità può alzarsi o diminuire, ma penso proprio che i giocatori non avranno i serbatoi scarichi, ma dovremo solo rabboccarli”.

Rossi, se rientrerà, lo farà a fine stagione. Lei ha sempre detto che la condizione base per la convocazione al Mondiale sarà l’atletismo, la forma fisica. Per Rossi farà una deroga?
“Lo aspetteremo e mi auguro di vederlo in quei test che faremo ad aprile. Non puoi pensare di portare al Mondiale un giocatore senza averlo mai visto in campo, io ho una grande considerazione e ci auguriamo di vederlo in campo per qualche partita”.

Se un top-player farà quello che ha fatto De Rossi, lo escluderà dal Mondiale?
“Nella domenica della convocazione del Mondiale nessuno farà dei gesti come quello di De Rossi, è sicuro”.

Qualcuno si gioca il Mondiale qui a Madrid?
“Nessuno si gioca il Mondiale. Se abbiamo portato questi giocatori è perché abbiamo grande fiducia, ci sono tante partite di campionato, m adomani è una gara significativa”.

La Spagna è favorita al Mondiale?
“Sì, con Brasile, Argentina e Germania”.

Ha sentito Matteo Renzi in questi giorni?
“No”.

Ancelotti cosa le ha detto? Le ha fatto venire voglia di allenare in Spagna?
“E’ stato un incontro piacevole, abbiamo parlato di calcio, di famiglia,di diete. Lo avevamo invitato a mangiare e lui “no, no, non posso”. Gli ho detto: “Guarda che qui che abbiamo la nutrizionista”. E lui: “Allora sì mi fermo”. Mi ha detto che è entusiasta dell’esperienza qui a Madrid”.


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