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Italia senza sangue dei consumatori

Creato il 04 novembre 2010 da Lamiaeconomia
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Italia senza sangue dei consumatori
Prosegue senza particolare slancio nel mese di ottobre l'espansione del terziario italiano, il cui ritmo di crescita risulta il più moderato da luglio scorso nel perfetto rispetto delle aspettative dei mercati.
L'indagine mensile sui direttori acquisti a cura di Adaci e Markit Economics mostra il mese scorso per il settore dei servizi un indice generale a 51,0, tre decimi al di sotto di settembre in armonia con la mediana delle attese raccolte da Reuters.
La decelerazione dell'indice generale procede di pari passo al leggero deterioramento della voce aspettative e a un'aggressiva politica di sconti, con evidenti ricadute sul capitolo occupazione.
Il sottoindice relativo al mercato del lavoro mostra così una caduta a 47,6, minimo da dicembre dell'anno scorso e ventiquattresimo mese di contrazione degli ultimi venticinque.
Valori sotto 50 indicano contrazione, sopra tale quota espansione.
Di "drastico" rallentamento dell'espansione del terziario con l'inizio del quarto trimestre parla l'economista Markit Andrew Self, curatore del rapporto sull'Italia, che prevede ripercussioni negative sul morale e sul potere d'acquisto dei consumatori.
"I dati di ottobre evidenziano una chiara debolezza nel settore sia per il timido aumento dei nuovi ordini, nonostante la continua applicazione di sconti, sia per un aumento dei tagli all'occupazione" spiega.
La nuova emorragia di posti di lavoro, aggiunge, "avrà inevitabilmente ripercussione sulla fiducia e sul potere d'acquisto dei consumatori mentre ci avviciniamo alla fine dell'anno".
Uno sguardo ai capitoli inflazione mostra intanto come i fornitori di servizi abbiano ridotto per il secondo mese consecutivo le tariffe applicate a fronte di un ulteriore rincaro dei prezzi 'input'.
Resta a livello assoluto elevato ma di oltre due punti inferiore a settembre il capitolo 'aspettative', che misura il grado di ottimismo delle aziende del terziario per i prossimo dodici mesi.

Dott Fabio Troglia
[email protected]
www.lamiaeconomia.com

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