Si doveva vendicare la precoce eliminazione di Euro 2008 e la sconfitta pesantissima in finale di Euro 2012, ma questa Spagna per l’Italia
Foto Илья Хохлов, licenza CC BY-SA
appare davvero imbattibile.
Semifinali di Confederations Cup, noi secondi nel girone del Brasile, loro primi con 3 vittorie su 3 partite.
Con Balotelli tornato a Milano infortunato, Prandelli schiera Gilardino supportato da Marchisio e Giaccherini.
Nella Spagna giocano titolari David Silva e Torres in un attacco che promette grandi occasioni.
Prima della partita si osserva un minuto di silenzio per la scomparsa dell’ex giocatore della fiorentina Stefano Borgonovo, che dal 2008 aveva dichiarato di essere affetto da SLA. La nazionale in suo onore scende in campo col lutto al braccio. Baggio in Italia dichiarerà che è scomparso prematuramente il suo eroe; un’eventuale vittoria sarebbe stata ovviamente dedicata a lui.
Gli azzurri infatti mettono tutto quello che hanno sul campo, dove partono benissimo, e nel solo primo tempo si trovano davanti alla porta di Casillas in più occasioni, con Marchisio, Maggio e Gilardino, ma nessuno riesce a bucare la resistenza del portiere del Real Madrid. Sulle fasce Giovinco e Candreva sono imprendibili per i terzini della Roja, e a centrocampo è ottimo il lavoro di De Rossi e Pirlo, che fanno passare pochi palloni e impostano il gioco alla perfezione.
Unica occasione per la Spagna e quando nello stretto Torres si beve uno spento Barzagli e conclude col sinistro, che finisce a lato di poco. 0 a 0 all’intervallo, ma l’Italia ha molto più da recriminare.
A inizio ripresa Prandelli sostituisce Barzagli mettendo Montolivo e spostando De Rossi centrale di difesa.
Nel secondo tempo il ritmo azzurro cala e la Spagna cerca di prendere il pallino del gioco, ma in 45’ minuti ha solo due occasioni nitide: la prima con Pedro che spara fuori sulla tempestiva uscita di Buffon a seguito di un maldestro errore di Bonucci, la seconda con Pique che spara alle stelle un buonissimo pallone capitatogli a centro area. Intanto entrano anche Aquilani per gli azzurri e Jesus Navas per gli spagnoli.
Si va ai supplementari.
L’Italia ora è davvero stanca, gioca senza punta (fuori Gilardino dentro Giovinco) ma ha comunque l’occasione per passare quando Giaccherini scarica un destro potentissimo verso la porta difesa da Casillas, ma la palla sbatte sul palo e torna in gioco.
Nel secondo supplementare c’è solo la Spagna in campo; Jesus Navas è imprendibile, Xavi si vede respingere sul palo da Buffon una punizione non insidiosissima. Ma l’Italia resiste, si va ai rigori.
Segnano tutti e 5 i rigoristi delle due formazioni, tutti con dei rigori tirati alla perfezione (compreso il cucchiaio di Candreva alla Pirlo).
Si va addirittura ad oltranza, dove segna Montolivo e risponde Busquets.
Al settimo rigore però Bonucci tira alle stelle. Servirebbe il miracolo di Buffon, ma Jesus Navas segna. Siamo fuori, ancora una volta eliminati dagli spagnoli, ma questa volta meritavamo noi.
Articolo di Andrea Bandini.