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Italia sportiva: molti tifosi ma pochi atleti

Creato il 30 gennaio 2014 da Newebsolutions

Il Rapporto Eurispes 2014 ci racconta un’Italia sportiva più da poltrona che da palestra: molti tifosi e pochi atleti, tanto che solo un italiano su tre fa sport. Niente di nuovo sotto il sole.

La fama degli italiani come popolo di santi, eroi e navigatori rimane intatta, ma la verità è che gli abitanti del Bel Paese sono anche molto pigri, amanti dello sport soprattutto se in tribuna o in salotto, e decisamente meno propensi a faticare in tuta e scarpette. Per l’Eurispes appena il 34,3% degli italiani pratica regolarmente un’attività sportiva, un dato che ci colloca agli ultimi posti in Europa, insieme con Grecia, Bulgaria e Portogallo.

Ma non sono solo gli uomini italiani a preferire il tifo alla corsa: il Rapporto svela una situazione assolutamente di parità dei sessi: il numero di maschi che non svolge alcuna pratica sportiva è pressochè identico a quello delle donne: il 63% contro il 62,1%. Oltre alla poco sorprendente maggioranza di sportivi tra i giovani fra i 18 e i 24 anni (il 52,5% del totale), è da segnalare il dato che indica in Lombardia, Liguria, Piemonte e Val d’Aosta le regioni in cui la pratica dello sport è più diffusa.

La ragione, secondo le stime dell’Eurispes, va ricercata nel fatto che le regioni citate costituiscano l’area più benestante del Paese, dove l’elevata qualità della vita si esprime anche in maggiori opportunità di impegno del tempo libero. Viceversa, la minore passione per palestre e piscine si registra nelle regioni meridionali, quelle più svantaggiate dal punto di vista economico, con appena il 28,5% di praticanti.

Gli sportivi della domenica, inoltre, sono soprattutto coloro che hanno studiato e hanno un reddito medio alto. Infatti, poco più di quattro italiani su cinque (81,8%) che negli studi non sono andati oltre la licenza elementare ammette di non dedicare tempo all’esercizio fisico; mentre sono più di un terzo i laureati (36,3%) che si dedicano con regolarità allo sport. Gli “sportivi” che preferiscono lo sport guardato amano visceralmente soprattutto il calcio ma sembrano anche poco propensi a spendere per le rispettive squadre del cuore: ben il 77%, infatti, segue la squadra del cuore ma non acquista gadget del proprio club. Un fenomeno controcorrente rispetto ad altri Paesi, dove il merchandising rappresenta una importante voce di bilancio per le società.

Il portafogli degli italiani invece si apre più facilmente per seguire le partite in tv: l’Eurispes segnala che un tifoso su tre, il 32,5%, segue la propria squadra del cuore utilizzando la pay per view. E il 25,2% spende fino a 50 euro al mese per il calcio in televisione; il 6% arriva a 150 euro, e un significativo 1,3% arriva anche a 300 euro. Infine, a rappresentare l’impatto della tv sul calcio c’è anche un significativo 20,2% di tifosi che confessa di non essere mai andato allo stadio.

Italiani sportivi


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