“Italiani pazzi per Obama a New York”? Ne conoscono molti: io pero’ non faccio parte di quel gruppo
Fonte: Il Corriere della Sera
Ben due italiani si preparano a debuttare a New York con due play d’ispirazione obamiana. Mario Fratti, l’85enne drammaturgo abruzzese dietro il leggendario musical felliniano Nine, ha firmato Obama 44, un thriller psicologico – in arrivo al Teatro La MaMa il prossimo 29 marzo – sul misterioso omicidio di Maja, giovane fan di Obama attivamente impegnata nella campagna per la sua rielezione. Il prossimo 25 aprile sarà la volta di Claudio Angelini, ex direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di New York e per 20 anni mezzobusto di TG1, che sbarca al June Havoc Theatre con Obama in Naples, una commedia musicale sulla storica visita di Obama nel capoluogo partenopeo dove viene accolto dalla popolazione come il nuovo San Gennaro, il salvatore di una città in crisi ma disperatamente a caccia di redenzione.
CARISMA – «L’idea della sceneggiatura è nata due anni fa quando mi trovai a Napoli per presentare il mio saggio ‘Obama, un anno di sfide’ edito da Rizzoli – racconta Angelini a Corriere.it -. Dopo aver constatato che quella splendida città era un po’ più sporca e triste del solito mi dissi:
Vuoi vedere che c’è bisogno dell’apparizione di un personaggio carismatico come Obama* per ridare fiducia ai napoletani e aiutarli risolvere i loro problemi?”
*Italiani, italiani, sempre alla ricerca di un caro leader; quando imparerete la lezione?
Dopo il debutto newyorchese, il musical dovrebbe traslocare in Italia. «Gli italiani amano Obama più di molti americani* – ironizza Angelini – il direttore del Napoli Teatro Festival, Giancarlo De Fusco e l’impresario napoletano Francesco Caccavale sono interessati allo show».
*….che hanno imparato a conoscerlo per quello che e’ e se ne sono disamorati!
(Nella foto: Claudio Angelini)DUALISMO – Obama in Naples ripropone l’eterno dualismo della commedia dell’arte. “Alla fine il presidente Usa aiuta il bene a trionfare sul male, invitando i napoletani a credere di più in se stessi e nei loro valori“. I «creativi» dietro l’opera, tiene a precisare Angelini, sono italiani doc. «L’autore delle scene è il pittore napoletano Lello Esposito, noto anche a New York. Le musiche sono di Marco Cappelli, famoso per i suoi concerti al Moma e al Guggenheim e Diana Tejera veterana di San Remo». Americano, invece, il regista, Stephan Morrow*e gli attori, tra cui Brian Childers (il giornalista Paolo), Beau Allen (Pulcinella) Toby Blackwell (Obama)e Lin Tucci (Madre Coraggio).
*Tipico artista di Sinistra americano
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