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italiani all'estero

Creato il 13 luglio 2011 da Aa

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Renato Chiapparicci, copertina del taccuino Much Ado About Nothing

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Taccuino Much Ado About Nothing, seconda di copertina e frontespizio

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Taccuino Much Ado About Nothing, retro del segnalibro all'interno, con frammento di Jane Eyre

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Taccuino Much Ado About Nothing, interno

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Ex libri, il catalogo (8 x 15 cm)

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Interno del catalogo Ex libri

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Interno del catalogo Ex libri, particolare

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Una cosa alla volta: dispositivo analogico per la pianificazione di attività complesse


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Una cosa alla volta: interno

di solito si sente parlare degli italiani all'estero quando devono votare, oppure si ricevono vaghe notizie delle loro comunità in occasione della festa di qualche santo patrono. esistono tuttavia anche italiani all'estero come renato chiapparicci, un graphic designer di stanza in lussemburgo. io non conosco l'opera omnia di renato, anche perché lo stesso evidentemente non ama fare gran chiasso attorno a essa. epperò ventura ha voluto che condividessimo la stessa passione per i quaderni e i taccuini: la mia di semplice acquirente e forte utilizzatrice, la sua di creatore dal gusto squisito. renato ha inventato la ex libri, che ricava taccuini e quaderni da vecchi libri: meravigliosi oggetti, progettati da un italiano in lussemburgo e che più inglesi non si potrebbe, con la loro ascendenza letteraria, i frammenti incollati, le pagine di carta da lucido, i segnalibri e, inattese, le bustine di carta nelle quali infilare biglietti, parole di varia natura, all'occorrenza fiori secchi. le pagine destinate alla scrittura sono lisce, a righe e a quadretti, in miscuglio delizioso con le pagine dell'opera. "Amiamo i libri: le storie, i personaggi, le trame. Amiamo allo stesso modo le pagine ingialllite dal tempo, le macchie sulle copertine, i bigliettini dimenticati all'interno leggendo sui treni (anche nella vita amiamo i luoghi e i momenti in cui abbiamo incontrato gli amici)": è il testo che campeggia sul catalogo Ex libri, un'altra fragrante delizia di carta, un rettangolo di 8 x 15 centimetri che da un certo punto in poi diventa taccuino anch'esso, con le pagine vuote. e poi Una cosa alla volta, un "dispositivo analogico per la pianificazione di attività complesse": pagine con rettangoli bianchi su cui scrivere le attivtà da fare e quelle fatte, con una serie di post-it colorati per individuare le priorità e la possibilità di usare la copertina (comodissimo) come supporto da tavolo. per una serie di circostanze indotte da un post relativo ai taccuini pubblicato su questo blog e per la gentilezza dell'autore, chi scrive ha avuto la fortuna di poter vedere le opere di renato dal vero (non chiedetemi di prestarvi il mio taccuino shakespeariano: per esso ucciderei): sono oggetti colti e di fattura incantevole, che non ho mai visto altrove e che, ritengo con molta convinzione, dovrebbero campeggiare nelle vetrine più belle. chi desiderasse ulteriori informazioni può scrivere a [email protected]: un'operazione che consiglio caldamente di compiere – renato chiapparicci è veramente un mago nel trarre cose da libri.

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