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Italiani in Thailandia/7: l'escalation dello squallore

Creato il 20 marzo 2013 da Pulfabio

Italiani in Thailandia/7: l'escalation dello squallore

Squallore

Come vi avevo detto tempo fa, pur avendo lasciato Pattaya da un pezzo non vi ho ancora raccontato tutti gli aneddoti raccolti quando ci abitavo.

Eccovi le ultimissime storie di Q (che abbiamo conosciuto qui). Spero siano davvero quelle conclusive perché l'escalation dello squallore non accenna a placarsi e non so se riuscirei a sopportare di peggio.

Le ho buttate giù in fretta poco dopo averle apprese, preoccupandomi innanzitutto di non dimenticare nulla, utilizzando un tono e una terminologia di basso livello, adattandomi semplicemente a quel che avevo appena ascoltato. Pensavo di levigare il tutto in seguito, poi però ho pensato che questa spazzatura merita strumenti espressivi di pari qualità. Le "prostitute" sono quindi chiamate "puttane", i "rapporti sessuali" sono "scopate" e...eccetera eccetera, non c'è bisogno di aprire una sezione dedicata al vocabolario tecnico a questo punto. Se non digerite il pastone (contenuti e stile) mi dispiace, spero troviate altri post nel blog di vostro gradimento. Io questo qui lo dovevo scrivere così. A volte ci vuole l'anima corazzata anche solo per provarci a essere politicamente corretti, e la mia in questo momento è come una bolla di sapone, che ondeggia e si deforma mentre svolazza verso il basso, rischiando di esplodere per una semplice folata d'aria polverosa.

Storia 1)

Il signor Gallina (nome inventato, in realtà si tratta di un altro volatile, comunque è un italiano) si è sposato con una puttana e poi ha costruito una villa per andarci a vivere assieme.
Oltre alla ex(?) prostituta sembra si spupazzi anche le figlie che la signora ha avuto con altri uomini, giovani adulte consenzienti, evidentemente contente di potergli chiedere in cambio del denaro. Buon sangue non mente, come dice il proverbio.
Se siete già schifati, come lo ero io a questo punto del racconto, sappiate che la cloaca in cui sguazza Gallina in realtà è molto più profonda e maleodorante. Sembra che infatti abbia addirittura messo gli occhi (speriamo solo quelli, ma potrebbe trattarsi di una illusione da ingenui) sulla figlia che lui stesso ha avuto con la donna, e in questo caso si tratta soltanto di una bambina innocente. Io rispondo scandalizzato: "Ma dai! Non è possibile!" Q mi spiega: "Eh, ma Gallina tu non lo conosci, ha fatto di tutto..."
No, per fortuna non lo conosco. A questo punto non sono nemmeno sicuro di essere contento di conoscere te, che mi racconti queste cose. E comincio persino a nutrire dubbi su me stesso, che le scrivo qui. Spero ancora che non sia tutto vero.
Gallina si porta un sacco di altre puttane illegittime a casa, quando quella legittima non c'è. Lei per gelosia lo vuole ammazzare, ritenendo probabilmente che l'adulterio sia soltanto una sua prerogativa, e che l'harem di suo marito sia un club esclusivo riservato soltanto a lei e alle sue figlie. Quando dico ammazzare non lo faccio in senso figurato, ma letterale. Un omicidio vero e proprio insomma, cioè, se lo becca lo uccide. Conoscendo gli scatti d'ira a cui alcuni thailandesi sono soggetti quando si ritengono umiliati (vedi ad esempio qui, qui e qui) io la prenderei sul serio. E pure lui, che si è quindi volatilizzato.

Storia 2) 

Un altro tizio ha acquistato un bel appartamento e ha - poco saggiamente - lasciato le chiavi alla puttana di fiducia mentre lui stava in Italia. Quand'è tornato ha notato dei cambiamenti nell'arredamento, non tutti di suo gradimento. Ad esempio, il televisore LCD ultra piatto mega schermo che aveva comprato non c'è più: ora al suo posto c'è una crosta a tubo catodico degli anni '80. La sua compagna sostiene che quello bello si sia rotto, ma considerandone il livello etico è più probabile che l'abbia venduto al mercato nero, assieme agli altri oggetti sostituiti nel corso del processo di interior design restyling, intascando il ricavato, oltre al denaro che il pollo le aveva già lasciato prima di partire e spedito in seguito dall'Italia. Il signore si è lamentato un po', poi si è rassegnato e ha continuato a frequentare colei che lo deruba. Dubito che si tratti di amore: probabilmente è convinto che di meglio non riuscirebbe a trovare. Lo so, lo so, alle volte il mio cinismo può risultare davvero insopportabile.
Non ho finito, ma lasciatemi (e concedetevi) un momento di tregua. La tortura riprenderà al più presto...ve lo assicuro, purtroppo.

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