Definire la questione della cittadinanza ai nati italiani figli di immigrati una "liberalizzazione delle nascite", ad esempio. Si tratterebbe quindi di una misura legata al commercio, allo sviluppo nel suo insieme, alla concorrenza, a che cosa? Quale finalità economica dovrebbe avere? È un modo come un altro per tacciare questa proposta come strumentale. Strumentale a che cosa? Questo è il vero problema del ragionamento di Grillo: laddove sostiene che una norma in tal senso avrebbe lo scopo di "distrarre gli italiani dai problemi reali". In sostanza si argomenta la riduzione del politico all'economico. La rivendicazione di (sacrosanti) diritti non sarebbe altro che una sovrastruttura rispetto alla ben più stringente attualità di un ampio spettro di problemi che riguardano la vita di tutti i giorni.La mediocrità di questa argomentazione non solo nasconde il fatto che essere o non essere un cittadino è un problema davvero reale, perché la partecipazione democratica alla vita pubblica di un paese in cui si vive e al cui sviluppo si contribuisce è una questione di sostanza (credevo fosse uno dei punti forti del Movimento 5 Stelle questo, ma evidentemente mi sbagliavo). Essa, affermando che la querelle alimentebbe solo uno scontro tra tifoserie, divide il paese in aree dalle motivazioni subdole, senza pensare che battersi per la cittadinanza ai nati italiani sia una battaglia di civiltà. Quello che, in effetti, è.
da TEMPI FRU FRU http://www.tempifrufru.blogspot.com