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ITALO VALENTI: al Museo della Permanente di Milano una splendida mostra antologica a cura di Matteo Bianchi, fino all’8 luglio

Creato il 03 giugno 2012 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo
ITALO VALENTI al Museo della Permanente, Fiore rosso, 1973 - Milano arte e cultura

ITALO VALENTI al Museo della Permanente, Fiore rosso, 1973 – Milano arte e cultura

ITALO VALENTI (1912-1995), Museo della Permanente (MAPPA), Milano, a cura di Matteo Bianchi. L’esposizione “ITALO VALENTI  - Il suo lirico candore” è promossa dall’Archivio Valenti - catalogo Pagine d’Arte curato da Matteo Bianchi e i contributi di Daniel Abadie, di Elena Pontiggia e di Luigi Cavadini, oltre che con le testimonianze di Carlo Carena e Giorgio Orelli. Allestimento: Mario Botta. In occasione delle mostra sono previsti due incontri al Museo della Permanente di Milano: martedì 5 giugno 2012, ore 18:00, Elena Pontiggia: Italo Valenti e Corrente – e martedì 19 giugno 2012, ore 18:00, Italo Valenti fra Milano e Canton Ticino.  Intervengono Matteo Bianchi, Mario Botta, Alberto Ghinzani, Claudio Nembrini e Elena Pontiggia. In collaborazione con Rete Due. >>

Carlo Carena (in: Carlo Carena, Stefano Pult – Italo Valenti, Catalogo ragionato dei collage, Ed. Skira) “(…) Il 1980 segna due dei massimi raggiungimenti e riconoscimenti della personalità di Italo Valenti: una grande retrospettiva fra gennaio e marzo al Kunsthaus di Zurigo, con centosette opere del quarantennio 1939-1979; e un’esposizione di “miniature”, ampia serie di collage in piccoli formati a giugno nella Scottish National Gallery of Modern Art di Edimburgo, col volumetto Piccoli Collages, Small Collages di Scheiwiller (il testo è di un importante collezionista d’arte inglese e convinto ammiratore dell’artista, Jim Ede). (…) nel 1987: la monografia, attentamente documentata e ampiamente illustrata a cura di Sylvio Acatos nelle edizioni della Bibliothèque des Arts di Losanna e Parigi e una vasta esposizione alla Fondation Pierre Gianadda di Martigny. La sua presenza si rinnova pure in una sala per la mostra di riapertura del Musée Jenisch di Vevey; nel 1991 un’altra splendida retrospettiva è organizzata dalla Civica Galleria d’Arte Villa dei Cedri di Bellinzona e si estende alla Galleria Epper di Ascona. …” > LINK < per leggere tutto il testo di Carena.

ITALO VALENTI al Museo della Permanente, Due Lune , 1960 - Milano arte e cultura

ITALO VALENTI al Museo della Permanente, Due Lune , 1960 – Milano arte e cultura

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La mostra risponde all’intento di leggere la struttura originale del corpo dell’opera dell’artista: nelle diverse fasi della sua produzione, estesa sull’arco di oltre cinquant’anni, Valenti ha infatti  stabilito un ricco sistema di corrispondenze tutto da scoprire nel passaggio dalle figurazioni giovanili all’astrazione lirica della maturità.

Il primo capitolo (1930-1950) considera gli anni a partire dalla formazione all’Accademia di Brera a Milano sotto la guida di Aldo Carpi, fino all’esperienza di “Corrente”: la pittura di Valenti si distingue per la sua capacità di tradurre sogni e visioni, fiabe dipinte in relazione al mondo inventivo di Carpi. I quadri vicini a “Corrente” rispecchiano in chiave lirica l’impegno civile legato alla figurazione della realtà.

ITALO VALENTI al Museo della Permanente, Il sogno, 1939 - Milano arte e cultura

ITALO VALENTI al Museo della Permanente, Il sogno, 1939 – Milano arte e cultura

 

Il secondo capitolo, di passaggio e limitato agli anni Cinquanta, si svolge all’insegna del “caos”, che è anche il titolo del nucleo di immagini cosmiche dipinte dall’artista nel momento in cui lascia alle spalle l’intimo realismo dei primi quadri. Dipinti astratti in lingua informale illustrano questa particolare stagione di Valenti, connessa alla poetica di Lucrezio e rappresentata alle Biennali.

ITALO VALENTI al Museo della Permanente, Natura morta, 1942 - Milano arte e cultura

ITALO VALENTI al Museo della Permanente, Natura morta, 1942 – Milano arte e cultura

 

Il terzo capitolo, quello più noto legato all’astrazione lirica, si articola in due momenti – pittura e collage – le lingue che l’artista incrocia durante il periodo di Ascona (dal 1960 fino alla morte nel 1995), quando lavora in stretto contatto con Arp, Bissier, Magnelli e Nicholson. A questa fase corrisponde l’intensità poetica più alta dell’opera di Valenti: inattesa, si rivela una speciale simmetria con i motivi del periodo milanese della formazione, ripresi secondo soluzioni geometriche che rinnovano il linguaggio.

La relazione fra la fase giovanile della figurazione e quella matura dell’astrazione, la presenza centrale del “caos” e il dialogo finale fra le lingue della pittura e del collage sono le forze che agiscono nell’insieme dell’opera di Valenti, simmetrico nella costruzione sapiente di corrispondenze fra forma e colori.

Particolarmente interessante è anche lo studio delle consonanze delle sue ricerche con quelle degli artisti attivi a Milano nella prima fase della sua ricerca e degli interessanti rapporti intessuti in Svizzera con i numerosi maestri europei che hanno frequentato o vissuto in Ticino nella seconda metà del secolo.

La mostra, curata da Matteo Bianchi, è accompagnata da un catalogo edito da Pagine d’Arte che approfondisce ulteriormente la poetica e la “storia” dell’arte di Italo Valenti con i contributi del curatore, di Daniel Abadie, di Elena Pontiggia e di Luigi Cavadini, oltre che con le testimonianze di Carlo Carena e Giorgio Orelli.
All’allestimento di Mario Botta è affidato il compito di dare alle opere di Valenti – tanto intense nelle piccole quanto nelle grandi dimensioni – la giusta leggibilità.

 

Italo Valenti (Milano 1912-1995 Ascona)

La formazione di Italo Valenti avviene a Milano, dopo gli anni giovanili trascorsi con la famiglia a Vicenza. Dal 1933 al 1937 è allievo di Aldo Carpi all’Accademia di Brera; dal 1946 al 1951 è suo assistente. Nel 1938 si lega all’esperienza del gruppo di intellettuali antifascisti di «Corrente»; frequenta Birolli e Guttuso. Alla prima personale del 1941 alla Bottega di «Corrente», segue nel 1943 a Milano una mostra alla Galeria del Milione. Nel corso degli anni Cinquanta si registra la sua partecipazione a due Biennali di Venezia con opere legate alla poetica del «caos». Dopo l’incontro con Anne de Montet, nel 1952 si trasferisce nel Ticino. È in contatto con i poeti Giorgio Orelli e Vittorio Sereni e ad Ascona con lo scultore Remo Rossi, con Arp, Bissier, Magnelli, Richter e Nicholson. L’approdo alla fase saliente dell’astrazione lirica coincide con la pratica progressiva del collage e con la ripresa dei motivi della pittura degli anni milanesi. Nel 1981 diventa cittadino svizzero e nel 1986, in seguito a una paralisi, esegue una serie di piccoli collage con la mano sinistra. Assistito dalla moglie Anne de Montet, muore ad Ascona nel 1995.
La fortuna critica della sua opera, tanto sul versante italiano che su quello svizzero, prosegue tratteggiata da mostre significative e consolidata dalla pubblicazione del catalogo ragionato nel 1998, curato da Stefano Pult, e ora grazie alla costituzione dell’Archivio Valenti per iniziativa di Simone Cornaro.

Esposizioni personali di Italo Valenti:

1932
Valdagno
(con Giovanni Magrin)
1941
Galleria Genova, Genova
(con Luigi Broggini)

Bottega degli artisti di Corrente, Milano
1943
Galleria Il Fiore, Firenze

Galleria Il Milione, Milano
(con Alberto Vitali)
1944
Galleria del Cavallino, Venezia

Galleria Il Pellicano, Vicenza
(con Neri Pozza)
1948
Galleria La Bussola, Torino
(con Aligi Sassu e Gastone Panciera)
1952
Galleria La Colonna, Milano
1953
Palazzo Municipale, Bellinzona
(con Attilio Balmelli)
1954
Galerie Bettie Thommen, Basilea
(con Rolf Meyerlist)

Librairie Française, Zurigo
1955
Galleria Il Milione, Milano

Librairie Française, Zurigo
1956
Galleria Pater, Milano
(con Carmelo Cappello)

Saletta d’Arte della Libreria
San Babila 
, Milano

Galleria di Palazzo Forti, Verona
(con Carmelo Cappello)
1957
Saletta d’Arte della Libreria 
San Babila 
, Milano
1958
Galleria La Cittadella, Ascona
(con Carmelo Cappello)
1959
Galerie Charles Lienhard, Zurigo
1960
Galleria La Loggia, Bologna

Galerie Rudolf Zwirner, Essen (D)

Kunstverein, Freiburg im Breisgau

Galerie Charles Lienhard, Zurigo
1962
Galerie d’Art Moderne, Basilea

The Waddington Galleries, Londra

Galerie Ursula Wendtorf, Oldenburg (D)
1963
Galleria Schettini, Milano

Galerie Charles Lienhard, Zurigo

Kunstmuseum, San Gallo
1964
Kunstverein, Freiburg im Breisgau

The Waddington Galleries, Londra
1965
The Dawson Gallery, Dublino

Kunstverein, Esslingen am Neckar (D)

Galerie Alice Pauli, Losanna

Osborne Gallery, New York
1966
Eleanor Rigelhaupt Gallery, Boston
(con Mike Todd)

Atelier Bettina, Zurigo

Musée des beaux-arts, La Chaux-des-Fonds
1969
Kunstverein, Olten
(con Pierre Haubensak e Matias Spescha)

Kunstmuseum, Winterthur
1971
Galerie Kornfeld, Zurigo
1972
Stadthaus, Uster (CH)

1973
Aargauer Kunsthaus, Aarau
(con Peter Hächler)

Galleria Corsini, Verbania-Intra
1974
Galerie Kornfeld und Klippstein, Berna

Galleria Vismara, Milano

Studio Haus Mezzera, Milano
1975
Kunsthandel Brinkman, Amsterdam

Galerie Pudelko, Bonn

Galleria Portico d’Arte, Omegna (I)
1976
Galleria Centro Design, Lugano
(con Nena Airoldi)

Galerie Leresche, Montreux

Galerie Kornfeld, Zurigo
1977
Feierabendhaus,
Rosenthal am Rothbül (D)
1979
Frankfurter Westend Galerie,
Francoforte sul Meno

Galerie Plantahaus, Malans (CH)
1980
Scottish National Gallery
of Modern Art
, Edimburgo

Galleria Pieter Coray, Lugano

Galerie von Braunbehrens, Monaco

Kunsthaus, Zurigo
1981
Galerie Schlégl, Zurigo

Musée Jenisch, Vevey
1982
Museo Comunale, Ascona

Galleria Civica, Campione d’Italia
1983
Galerie Küng, Fislibach (CH)

Galerie Arts et Lettres, Vevey

Galerie Pudelko, Bonn
1984
Galerie Ditesheim, Neuchâtel

Galerie Schlégl, Zurigo
1985
Art 16’85, Basilea

Galerie Ditesheim, Neuchâtel

Galerie 63, Klosters (CH)
(con Peter Hächler)
1987
Fondation Pierre Gianadda, Martigny
1988
Galerie Ditesheim, Neuchâtel
1989
Galerie Arts et Lettres, Vevey
1991
Civica Galleria d’Arte
Villa dei Cedri
, Bellinzona

Museo Epper, Ascona
1992
Fondazione Querini Stampalia,
Venezia

Musée Jenisch, Vevey
1993
Galerie Arts et Lettres, Vevey
1995
Pagine d’arte, Lugano
1997
Galerie Dr. Istvan Schlégl, Zurigo

Art 28’97, Basilea

Galleria Blu, Milano
2000
Galleria Cavalletto, Locarno
2001
Basilica Palladiana, 
Salone degli Zavattari
, Vicenza
2003
Casa Rusca, Pinacoteca comunale,
Locarno
2005
Galerie Arts et Lettres, Vevey
2008
Galleria Folini, Arte contemporanea
Mostra antologica, Chiasso
2010
Galerie Arts et Lettres
Exposition peintures et collages, Vevey
2012
(25 maggio-07 luglio)
Museo della Permanente
Il suo lirico candore, Mostra antologica
Via Filippo Turati 34, Milano
(a cura di Matteo Bianchi, allestimento Mario Botta)

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ITALO VALENTI (1912-1995)

Milano arte e cultura,

Museo della Permanente

(via Turati 34) 
25 maggio – 8 luglio 2012

Orari: 10-13 / 14,30-18,30; sabato, domenica e festivi 10-18,30 - chiuso lunedì.

Inaugurazione: giovedì 24 maggio, ore  18.00

Iniziativa promossa dall’Archivio Valentiwww.italovalenti.ch
Mostra a cura di Matteo Bianchi – catalogo Pagine d’Arte - http://www.paginedarte.ch/
Allestimento di Mario Botta

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UFFICIO STAMPA: UESSEARTE
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