Guida alle messe
Camillo Langone,giornalista
di Camillo Langone
pp 313 € 15,00 Mondadori
isbn 9788804586289
Lo zelo per la tua casa
mi divora.
Salmi 68,10
Interessante questo testo che ci propone il giornalista Camillo Langone, dopo aver curato per anni prima sulle pagine de “Il Giornale” e poi su quelle de “Il Foglio”,una rubrica sui migliori ristoranti d’Italia e sulle migliori messe in Italia,unendo sacro e profano, senza sembrare blasfemo, ha deciso a mo di Guida Michelin, Gambero Rosso etc etc di realizzare una Guida alle Messe. Dopo aver partecipato a centinaia di celebrazioni eucaristiche domenicali del Bel Paese , lui ha scoperto,voi leggerete in questo saggio, che le messe non sono tutte uguali, ma al contrario differenti anche nella stessa città,dunque sintetizzando in una battuta: “la liturgia è bella perchè varia!”
Ci sono messe di due ore e messe di venticinque minuti studiate per le casalinghe che hanno lasciato la pignatta sul fuoco,ci sono messe in italiano, in latino come le voleva Benedetto XVI e messe multilingue,effetto Torre di Babele? C’è il rito romano,quello ambrosiano e quello bizantino.
Ci sono chiese piene di uomini, piene di donne, con anziani, con giovani : completamente vuote,spesso! Ci sono prediche lunghe e prediche brevi, preti che parlano di Dio e preti che fanno politica. Sacerdoti disposti spalle ai fedeli e rivolti ai fedeli, pochi o molti chierichetti, poco o molto incenso : da attentato alle vie respiratorie!
Sempre in piedi, sempre in ginocchio. Liturgie teocentriche con vibranti silenzi e
antropocentriche ,logorroiche e fracassone! ( A questo proposito la frecciata è diretta alla Costiera sorrentina e amalfitana: “dissento ! Fracassoni noi Sorrentini e i cugini Amalfitani !?! Ma dove è andato a sentir Messa, signor Langone , quando è venuto in Costiera? )
Ma “cattolico” in greco vuol dire “universale” dunque sembra proprio che ogni sacerdote la liturgia la interpreta come gli pare, speriamo che Papa Francesco riporti anche in questo calderone di interpretazioni idee semplici e ragionevoli, soprattutto ci liberi dalla sciatteria imperante.
Il critico, “messologo” o “eucaristologo” non saprei come definirlo ad ogni Messa attribuisce , tipo stelle della Michelin, delle valutazioni tradotte in simboli : da una a cinque “candele” per l’arredo della chiesa, mentre si attribuiscono da uno a cinque “messali” per la valutazione complessiva della celebrazione eucaristica. Nel libro nessuna delle chiese visitate in Italia, isole comprese, ha ricevuto il massimo dei voti: cinque candele e cinque messali,però alcune chiese, tutte nel Nord Italia, ahimè!, hanno ricevuto quattro candele e quattro messali.
In Campania, a Sorrento e Teano il nostro Monsignor Arturo Aiello si è guadagnato tre candele e due messali, un po pochino, ma quando leggerete il capitolo a lui dedicato scoprirete perchè.
di Luigi De Rosa
40.636589 14.407012