Poco prima delle vacanze, la ‘povna aveva salutato i Merry Men con una promessa: “Per parlare di Galilei, come abbiamo fatto con Ariosto, vorrei trovare un filo conduttore a specchio, con un’opera di letteratura contemporanea”.
I suoi uomini del bosco non si scompongono mai, ché tanto la conoscono:
“Ha già in mente che cosa, prof.?” – hanno risposto con prontezza, evitando di esibirsi in lamentele e suppliche sul loro triste destino da evitare.
“Ovviamente sì” – ha fatto lei con un sorriso furbo – “si tratta di un’opera teatrale un po’ particolare, che ho visto l’anno scorso. Ora devo solo procurarmela, ma a gennaio ve la porto, state sicuri!”.
Il video di Itis Galileo di Paolini si trova ovunque, va detto. Ma alla ‘povna, più che in streaming, interessava avere un formato più portabile; possibilmente, anche ufficiale. Stava quindi meditando di acquistarlo, ma, in una famiglia di lettori, fare acquisti prima del natale è poco saggio.
Ed è così che lo sceneggiatore, proprio alla vigilia, la premia attraverso Mrs. Mifflin.
“Il regalo è quasi più per i tuoi alunni” – ride, porgendole il pacchetto.
La 'povna apre, curiosissima, e ci trova questo libro. Che ha letto, con grande gusto, durante le vacanze. Il video lo aveva già visto. Ed è così che, al rientro di martedì scorso, si è fatta trovare pronta.
“Buon anno, prof., allora, ha trovato la cosa per noi, come ci aveva detto?”.
“Per chi mi avete presa, eccola qua”.
Rimpiattati in aula multimediale, la ‘povna e i Merry Men sfuggono a tutto e tutti, bastandosi tra loro, come sempre. La ‘povna, a guardare le loro facce stupite, si diverte. E oggi ne parla al venerdì del libro.
Itis Galileo è un volume che vale la pena di comprare, e leggere (anche se non prima di avere visto lo spettacolo), perché è innanzi e sopra tutto un libro onesto. Artigianalmente, onesto, di quella meccanica sperimentale che viene rivendicata fin dal titolo “Itis” (Galileo) come valore fondante della lezione galileiana.
E’ dunque onesto perché è assemblato in modo da essere insieme strumento di (condi)visione, di lettura, di riflessione e approfondimento. A partire da ciò che non è rinunciabile quando si parla di teatro, e cioè la presenza attoriale. Troviamo dunque la sceneggiatura, all’interno del volume, ovviamente il Dvd, e poi una serie di approfondimenti, costruiti come una sorta di Dialogo sopra i sistemi del mondo, a tre (Paolini-Gattei-Niccolini), nel quale ciascun autore approfondisce, gettando spunti di ulteriore curiosità scientifica, la parte che più gli compete.
Non è un libro che, in questa sua parte critica, ambisca a fornire scoperte ulteriori o interpretazioni folgoranti: semplicemente, contribuisce (dopo la parte essenziale, quella della mimesi) a rendere masticabile, conoscibile e perciò stesso maggiormente comprensibile la lezione di Galileo per molti. Un dovere che, inter alia, dovrebbe appartenere all’istruzione pubblica, alla scuola. Il termine “Itis” si colora così di una consapevolezza profondamente militante, e fornisce proprio nel presentare la poligraficità della figura del fisico-matematico-filosofo molteplici chiavi di lettura. Tra le altre, più note, merita interesse il paragone con Shakespeare, e poi quello con Molière, e il mondo dei teatranti: a sottolineare un legame, quello tra ricerca e l’idea di “Nuovo cielo, nuova terra”, tra Cinque e Settecento, che andrà a tracciare una linea di divisione fondamentale (riforma vs contro-riforma; protestanti vs cattolici) in tutta la vecchia Europa. Una linea che pervade ancora adesso il discorso sociale e pubblico, sicuramente, quanto meno, nell’Italia nostra. E che proprio per questo rende ancora più auspicabile la visione, e riflessione, di questo spettacolo di Paolini in tutte le pubbliche scuole.
Ps. Sempre a proposito di libri, domani, Sabato 11 gennaio la ‘povna salirà al nord per la presentazione del Testamento Disney. Chi volesse partecipare, e lei assicura che ne vale la pena, molta, può chiederle informazioni in pvt.