Iva bloccata per il 2013. Accordo Letta-Saccomanni

Creato il 23 settembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Photo credit: Italian Embassy / Foter / CC BY-ND

L’Iva sarà bloccata da qui fino alla fine del 2013. La decisione del premier Letta, all’indomani delle polemiche tra il ministro del’Economia Saccomanni ed esponenti del Pdl, polemiche che avevano paventato le dimissioni del ministro, cerca di buttare acqua sul fuoco dell’instabilità di governo. Per evitare l’aumento, previsto per ottobre, dell’Iva dal 21 al 22%, aumento definito “obbligato” da Saccomanni, si dovrà trovare circa un miliardo di euro. Miliardo che sembra possibile racimolare da un adeguamento delle aliquote esistenti, ma anche qui trapela ottimismo. ”Il famoso miliardo lo abbiamo trovato”, è l’annuncio di uno dei ministri del Pdl, “ma adesso sarebbe bene che i nostri e quelli del Pd evitassero la gara per attribuirsene il merito”. La questione sembra quindi in via di risoluzione, anche se permangono i dubbi pesanti di Saccomanni, che non vuole transigere dalla metà obbligata del rientro dal paventato sforamento del rapporto deficit/Pil, dato allo 3,1%. Per ovviare a quello che porterebbe la UE a rivedere la decisione di fare uscire l’Italia dalla procedura d’infrazione per deficit eccessivo, bisognerà racimolare oltre un miliardo e mezzo di euro entro fine anno. Soldi che non sono facili da trovare in un Paese dall’altissimo carico fiscale e che non sembra intenzionato a mettere mano più di tanto alla spesa pubblica. Nei prossimi giorni si vedrà se l’intesa Letta-Saccomanni basterà a salvare i bilanci e anche il futuro del Governo dopo il 2013, o se la battaglia dell’Iva sarà solo un’altro gradino verso le elezioni anticipate.


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