Gli acquisti convenienti fuori dai confini nazionali, dove l’IVA è più bassa? Scordateveli. Bruxelles ha in mente anzi, ha già pianificato una riforma che investirà i paesi europei a partire dal 2015. Da quel momento ad ogni acquisto fuori nazione, verrà applicata l’IVA in relazione alla residenza dell’acquirente e non del rivenditore.
Oggi acquistare all’estero conviene e permette interessanti risparmi come in Lussemburgo dove alcuni prodotti, da noi tassati al 21%, godono di un’IVA al 3% quindi, lo stesso prodotto che in Italia costa 121 euro (IVA compresa), là costerebbe solo 103 euro. Acquistare prodotti dall’estero, tramite internet, è molto più facile rispetto a qualche anno fa e per questo al Parlamento Europeo si sono svegliati.
Così, tra due anni, tutti i negozi online dovranno applicare la nuova regola che, guarda caso, non favorisce certo i commercianti. Forse tutela l’economia della propria nazione d’appartenenza ma le piccole attività commerciali saranno sommerse dalla burocrazia per adeguare i conti alla nuova normativa. Allora per quale motivo ci chiamiamo “comunità” e parliamo di mercato libero se alla fine non è così?
Secondo gli esperti è difficile credere che questa novità sia stata pensata per colpire i colossi, poiché volendo potranno rigirare sui consumatori gli eventuali aumenti. Bruxelles ha sottolineato che questa direttiva varrà anche per le telecomunicazioni, il broadcasting televisivo e la radio. Insomma, ogni settore industriale verrà colpito.