Anche ad inizio 2015 ha avuto luogo la pubblicazione del consueto report Assosim sull'andamento dell'intermediazione. Stando ai dati raccolti dall'associazione, il controvalore totale degli scambi sul mercato azionario sarebbe stato pari a 724 miliardi di euro, con un incremento del 33,17% rispetto al 2013, con un apprezzamento del 16,60% per quanto invece riguarda il numero dei contratti scambiati, pari a 67 milioni di unità. Sempre stando ad Assosim, il 91,3% delle operazioni sarebbe stato effettuato sui titoli dell'indice Ftse Mib, a conferma dell'elevata concentrazione degli scambi sul mercato italiano. Più deludente è invece la prestazione del Mot, il mercato obbligazionario telematico, considerato che nei dodici mesi i controvalori scambiati sono diminuiti del 2,07% (323 miliardi di euro di controvalore, a fronte di 4,9 milioni di contratti).
Come da titolo del nostro odierno approfondimento, sono state ancora una volta Fineco, Iwbank e Banca Imi ad essere le "regine" delle intermediazioni. In maniera più dettagliata, Fineco, controllata da Unicredit, ha assorbito una quota di mercato sui volumi pari al 18,54%, seguita da Iwbank (11,47%) e Banca Imi (8,67%).
In tal proposito, visibilmente soddisfatti sono i principali protagonisti di quanto avvenuto lo scorso 2014, con il direttore di Banca Diretta Fineco Bank, Paolo Di Grazia, che sottolinea come nel 2014 siano stati acquisiti oltre 100 mila nuovi clienti, in incremento del 15% rispetto al 2013. "Ogni mese migliaia di nuovi clienti utilizzano le nostre piattaforme per investire sui diversi mercati che offriamo. Si tratta di una platea allargata che preferisce utilizzare le nostre piattaforme per le proprie strategie operative di breve termine o di investimento. Nel 2014, il numero di ordini eseguiti ha superato i 24 milioni, con un incremento del 10% rispetto al 2013″ - ricorda il direttore.
Ad ogni modo, per quanto concerne la contrattazione dei bond (principalmente, sul Mot di Borsa Italiana, sull'Eurotlx e sull'Hi Mtx), il leader dell'intermediazione è Banca Imi, che si è ritagliata una quota di volumi pari al 20,83%, precedendo Banca Akros (16,05%) e Iccrea Banca (11,67%).
Sempre in termini di rendicontazione, il 2014 sembra essere stato un anno molto positivo anche per il SeDex, mercato di Borsa Italiana riservato ai covered warrant e ai certificati, che ha visto i controvalori scambiati incrementare di ben il 51,16% a 24 miliardi di euro, e 2,4 milioni di contratti (+ 44,44%). Bene anche il mercato ETFPlus, dove sono stati scambiati 74 miliardi di euro di controvalore (+ 11,04%) e per l'Idem, il mercato degli strumenti finanziari derivati (39 milioni di contratti + 20,14%).
Stando a tale base rilevativa, difficilmente nel corso del 2015 potrebbero esserci delle particolari novità in questa speciale classifica. Pertanto, anche per il 2015 scommettiamo sulla ripartizione del podio da parte di Iwbank, Fineco e Banca Imi per l'azionario, mentre per il mercato obbligazionario telematico non dovrebbero esserci grandi "pericoli" per la leadership di Banca Imi.