" E' la solita storia, la Roma non avrebbe bisogno di alcun aiutino ma ci sta questo condizionamento. Secondo me è stato questo allenatore della Roma, che è già un mesetto che martella da tutte le parti contro gli arbitri, inizia a raccoglierne i risultati. E' quel condizionamento psicologico che hanno gli arbitri verso le grandi società. Questi allenatori dovrebbero essere più professionali, stare al loro posto per vivere un calcio più sereno. Non cerchiamo sempre di fare i furbi all'italiana. Basta cercare trucchi, abbiamo un Italia con i suoi problemi cerchiamo di viverla più tranquillamente. Quando un arbitro non è sicuro, come un giudice per una condanna a morte, non deve condannare a morte quindi non dare un gol se non sei sicuro e non hai certezza. Il gol, se non è solare, non lo devi dare, non lo capisco. Uguale quello che lo ha falciato (Emanuelson, ndr), era da rosso e rigore. C'è questo martellamento mediatico che condiziona chiunque, che gli addetti ai lavori siano professionali e seri, non facciamo i furbi. E' francese e che faccia il francese. Ho sempre stimato questo allenatore che è venuto in Italia in punta di piedi ma ora ha preso un brutto vizio all'italiana, quello di fare il furbo. Gli arbitri lavorano in grande disagio, ci sono 2-3 pecore nere e poi sono tutti bravi, compresi quelli che stavano oggi a Udine ad arbitrare. Spesso vengono condizionati nel marasma di polemiche quindi la tecnologia li aiuterebbe a non far capitare episodi come quelli di oggi."
Questo lo sfogo di Pozzo, patron dell'Udinese. L'accusa è abbastanza precisa: lamentarsi paga. Secondo Pozzo, Garcia starebbe insistendo in questa direzione solo per ottenere dei vantaggi impropri, per condizionare gli arbitri affinché, nel dubbio, decidano a favore della Roma.
Novità del nostro calcio? Direi di no.
Altri attori, un po' di tempo fa, si esprimevano così:
" Secondo me non esiste niente che in pratica possa incidere sull'andamento della partita ma quando sei al limite deve essere in un'altra maniera. Secondo me hanno paura di essere marchiati dopo così... di essere contro. Va a capire perché, poi gli facciamo le polemiche, ma qui siamo arrivati al punto che nel dubbio ci dan, nel dubbio puoi dare a favore o contro, qui nel dubbio dai sempre contro e non va bene".
In buona sostanza, pur di non essere marchiati, nel dubbio decidono di stare da una parte piuttosto che dall'altra.
In effetti, visto cosa è successo a Rocchi (caso UNICO nella storia del calcio!), umanamente lo potrei capire. E però, è veramente così?
Grazie al database della #MoviolaBilanciata, possiamo agevolmente ricostruire l'andamento arbitrale di Juventus e Roma "prima dello scontro diretto" (compreso ndr) e "dopo lo scontro diretto", quando sono iniziate le sistematiche polemiche di Garcia, De Sanctis e Totti, rilanciate, amplificate e sostenute soprattutto dal Corriere dello Sport.
Allora, alla sesta giornata la situazione era quella raffigurata qui sotto.

In buona sostanza, le decisioni arbitrali fino a quel momento avevano prodotto uno scarto aggiuntivo a favore della Juventus di appena mezzo punto (effetto ponderato).
Entrambe le squadre avevano motivo per lamentarsi, dal momento che il saldo tra torti e favori era positivo (saldo assoluto): 4,25 per la Roma, 1,75 per la Juventus.
Gli episodi contestati li trovate nel file excel; in estrema sintesi, il saldo dice 3 rigori non dati, 1 dato contro che non c'era, 1 dato a favore che non c'era per la Roma, 2 rigori non dati, 2 dati contro che non c'erano, 2 dati a favore che non c'erano per la Juventus. L'unico episodio influente (nel senso che ha prodotto variazioni nei saldi bonus/malus, non nel senso che gli altri non hanno influito sulle gare, sia chiaro) sull'esito della gara è stato la concessione del rigore per il fallo di mano di Maicon, appena fuori dall'area in Juventus-Roma (3-2), non completamente compensato da quello assegnato a Totti.
In buona sostanza, fino a quel momento, la differenza tra le due squadre si limitava ad un rigore non dato alla Roma in una gara comunque vinta ed il riflesso sulla classifica ponderata era legato al fatto che il gol che porta in vantaggio la Juventus nella gara con la Roma "pesa" poco di più di quello che è valso il successivo pareggio.
A questo punto succede quel che sappiamo, con la sospensione di Rocchi e la gogna mediatica dell'arbitro. Nella foto qui sotto la nuova situazione alla 17ma giornata.

La Roma lamenta ancora la mancata concessione di 3 calci di rigore, di cui uno influente (quello col Milan), ma al suo attivo vede la mancata concessione di 2 rigori ai suoi avversari, la concessione di 1 rigore a favore che non c'era e la convalida di 3 gol irregolari: tutti influenti. Il totale assoluto diventa 1,5 e gli episodi sono molto più decisivi, perché portano in dote 4 punti in più in classifica.
La Juventus lamenta la mancata concessione di 3 calci di rigore, di cui 2 accompagnati da annessa espulsione, ed altre 4 mancate espulsioni dei suoi avversari; al suo attivo vede la convalida di 3 gol irregolari e la mancata concessione di 2 rigori ai suoi avversari. Il totale assoluto diventa 5,5 ma a cambiare sostanziosamente sono i riflessi di questi errori sulla classifica: l'effetto ponderato vede infatti 3 punti in meno.
In buona sostanza, l'aspetto meramente numerico degli episodi non sembra confermare quanto asserito dal patron Pozzo.
Ma, c'è un MA.
La #MoviolaBilanciata prevede delle matrici con bonus e malus ponderati, proprio per "pesare" gli episodi arbitrali, per separare la quantità di errori (effetto assoluto) dalla qualità degli errori (effetto ponderato).
Gli arbitri, contrariamente alle prime 6 giornate, con i loro errori hanno avuto un forte impatto sulla classifica di Juventus e Roma. Colpisce poi che il delta "assoluto" fra le due squadre, fino alla sesta giornata, vedeva un saldo comparato di 2,5 punti a favore della Roma, mentre dalla settima giornata alla 17esima il saldo si è invertito: +4 a favore della Juventus. In pratica, un turn around complessivo di ben 6,5 punti. L'effetto ponderato è ancora più severo: la Roma passa da -0,5 a +7 nei confronti della Juventus: -0,5 in 6 giornate contro +7,5 nelle restanti 11. Tanta roba.
Questo conferma la tesi di partenza?
Non saprei dire con certezza. Ci sono squadre, rimaste fuori dal circo delle polemiche, altrettanto favorite ed altrettanto danneggiate; perciò dal canto mio non me la sento di trarre una conclusione univoca.
E' innegabile però che in concomitanza con queste polemiche ci sia stata un'importante inversione di tendenza nel "peso" di questi errori: gli arbitri quantitativamente sbagliano come prima, ma qualitativamente in maniera più decisiva, a favore degli uni e a sfavore degli altri.
E non è un bene per la regolarità del campionato.
Chiarisco subito questa mia affermazione, a scanso di equivoci: eliminare gli errori è impossibile, e credo che su questo possiamo essere tutti d'accordo. Per quanto mi riguarda, mi accontenterei che avessero il minimo impatto possibile sulla classifica: sarebbe già gran cosa.
In questi numeri comunque c'è spazio tanto per sostenere le affermazioni di chi dice "è solo sfortuna/contingenza che gli errori abbiano prodotto tali effetti sulla classifica", e di chi sostiene che "piangere paga, perché nei momenti decisivi l'arbitro sbaglia a mio favore".
Consentitemi però una riflessione. Supponiamo che la tesi corretta sia la prima, ossia "non ci sono più errori del solito a favore/contro di Juventus o Roma, è solo sfiga che siano decisivi". In tal caso, che senso avrebbe mettere in piedi una tale cagnara, inasprire gli animi, partire da posizioni preconcette, spesso indifendibili, se poi è tutto frutto del caso? Facciamola finita una volta per tutte: ne trarrà giovamento tutto il movimento.
Se invece il giochino funziona, la Lega e l'AIA dovrebbero porsi il problema della regolarità del campionato, imponendo a tutti con multe e squalifiche di tacere.
Sia come sia, il designatore Messina dovrebbe preoccuparsi di tenere comportamenti che non consentano facili dietrologie; e fino ad oggi non l'ha fatto. Giacomelli in Sampdoria - Fiorentina, Tommasi in Torino - Genoa e Rocchi in Verona - Palermo sono i 3 peggiori arbitraggi della stagione, ma nessuno di loro è stato fermato e costretto alla gogna mediatica per questo.
Quindi, sono puniti gli errori gravi in genere o sono puniti gli errori che suscitano polemiche?
Perché ad oggi il messaggio mandato del designatore ai fischietti sembra essere il secondo. Perché in tal caso, l'obbiettivo degli arbitri diventerebbe star lontano dalle polemiche, indipendentemente dagli errori. Perché in tal caso avrebbe ragione lo sconosciuto da me citato ad inizio articolo. Ed in tal caso la "qualità" degli errori sarebbe frutto del condizionamento mediatico, che ha "costretto" Messina a "punire" Rocchi dopo Juventus-Roma. E gli arbitri, non essendo stupidi, si sarebbero prontamente adeguati. Con tutto quello che ne consegue sulla regolarità del campionato.






