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JACK E ALICE, ozi e vizi a Pammydiddle, JANE AUSTEN

Creato il 21 luglio 2011 da Juliette1804
JACK E ALICE, ozi e vizi a Pammydiddle, JANE AUSTEN

Jane Austen. Illustrazioni originali di Andrea Joseph

Jack e Alice

Ozi e vizi a Pammydiddle

2010, pp. 78, rilegato, con disegni a colori nel testo, € 14,00

Sinossi

Sbornie, carte, dadi e ciance… Una Austen esilarante e paradossale come non l’avete mai vista.

In tanti ci hanno provato, ma nessuno ci è mai riuscito appieno. Solo Jane Austen può fare il verso a Jane Austen. Ed è appunto quel che sembra accadere in questo romanzo in miniatura che, è proprio il caso di dirlo, si beve tutto d’un fiato. In effetti, dietro le nuvole di cipria sollevate da signorine ammodo in cerca di marito, nel villaggio di Pammydiddle (come a dire Imbrogliopoli) è tutto un indecoroso sbevazzare, un indugiare tra carte, dadi e balli in maschera. È come se Jane Austen facesse sfilare i suoi tipici personaggi in una galleria di specchi deformanti. L’esito è impietoso per le sue creature ma esilarante per noi lettori, che in quegli specchi vediamo amplificarsi i loro difetti, i tic e le piccole manie, non a caso sottolineate con tanto di maiuscole assai sornione. In testa a tutti c’è Alice, l’eroina, la donzella di belle speranze all’apparenza ingenua, se non fosse per quelle guance rubizze, che tradiscono un’alquanto sconveniente debolezza per il vinello in cui annega i suoi spasimi d’amore. A ricambiare le sue confidenze e la sua inclinazione al battibecco è sempre pronta Lady Williams, vedova ancora giovane, che con contegno assai serioso sfoggia una rutilante propensione a sciorinare frasi squinternate e senza senso. Quanto al nobile e avvenente giovin signore, bersaglio di plurime mire amorose e patrimoniali, come non intravedere nel suo smisurato bagaglio di orgoglio e pregiudizi un Mister Darcy sopra le righe? Pagine irresistibili, scritte da una giovanissima Austen nel 1790, ben prima dei capolavori che la renderanno famosa, e di cui invece sembra curiosamente fare la parodia. Le presentiamo qui per la prima volta in un’edizione illustrata, un «a solo» che sottrae questo gioiello
allo scrigno dei cosiddetti Juvenilia e lo offre ai lettori in tutta la sua brillantezza, esaltata dal tono canzonatorio delle illustrazioni di Andrea Joseph, un’artista con una maestria del dettaglio e una padronanza dello humour che fanno da perfetto contrappunto allo spirito malizioso e dissacrante della Austen.

RECENSIONE: (Samanta)

Quando mi sono vista recapitare questo libricino acquistato su Amazon sono rimasta a bocca aperta. Copertina rigida, breve e pieno di piacevoli illustrazioni. L’ho letto tutto d’un fiato, gustando ogni singola parola. Questo racconto non è solo estremamente umoristico, ma usa i vocaboli come un’arma a doppio taglio sia per il lettore che per i personaggi stessi. Nessuno di loro sfugge a una descrizione grottesca dell’abile penna Austeriana che all’epoca non si era ancora cimentata nella composizione dei suoi grandi romanzi. Eppure Alice, Jack e gli altri ci ricordano tanto i futuri protagonisti dei grandi classici austeriani e forse, in questo racconto, i loro difetti sono ancora più inaspriti. Adorabili le sue descrizioni, fuori da ogni possibile immaginazione letteraria: “Charles Adams era un giovanotto amabile, ammodo e affascinante; di una bellezza  così accecante che nessuno, eccetto le aquile, riusciva a guardarlo dritto in faccia”. Esilerante, divertente, senza una parolA in più né una in meno, da leggere e rileggere per scoprire nuovi scorci di una società a tratti gretta e schiava dei suoi stesi principi morali. In meno di ottanta pagine si dipana un’intera storia con tanto di piacevole colpo di scena finale…COME AVREBBE FATTO A NON DIVENTARE UNA DELLE SCRITTRICI PIU’ FAMOSE DEL MONDO?

PER ACQUISTARLO:

http://www.donzelli.it/libro/2218/jack-e-alice



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