Nei paesi nordici s’incontra pure un altro personaggio, Jack Frost. La sua origine deriva dalla mitologia germanica, dove è rappresentato come un giovane elfo che appare non appena giunge il freddo. Dapprima arriva con una tavolozza di colori, giallo, porpora, arancione e rosso, con i quali dipinge le foglie che si stanno seccando sui rami degli alberi. Poi, all’approssimarsi del gelo (dal quale prende il nome originario, Jakul – ossia ghiacciolo – e Frosti -cioè freddo -) inizia a creare fiocchi di neve, stalattiti di ghiaccio da appendere alle grondaie e ghirigori gelati sui vetri delle finestre. Nella versione anglosassone, è identificato invece come un vecchio, e viene chiamato quindi “Old Man Winter”, che congela tutto con il suo fiato
mentre in Russia è ricordato come “Nonno Gelo”, assai simile al nostro Babbo Natale. Ed a tal proposito, c’è una fiaba russa dove Nonno Gelo premia con doni e gioielli una ragazza rimasta orfana di madre che gli aveva usato gentilezza, mentre fa morire congelata la sorellastra che invece lo aveva trattato sgarbatamente.
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