Tom Cruise parlando di Jack Reacher al David Letterman Show l’ha definito “Un eroe analogico in un’era digitale” e credo che definizione migliore non possa esistere.
Il film (qui il link al sito ufficiale) si ispira a uno dei romanzi di Lee Child, autore di 17 libri (dal 1997 al 2012) con protagonista Reacher, un ex ufficiale della polizia militare statunitense che, dopo aver lasciato l’esercito, torna negli States cercando di vivere lontano da tutti, senza cellulare, senza carte di credito e senza coinvolgimenti.
Spietato e geniale è dotato di un fortissimo senso di giustizia (oltre che di umorismo).
Il film è tratto dal romanzo del 2005 “La prova decisiva” e tutto fa sperare che ci siano poi dei film successivi dedicati ad altri capitoli della saga.
Lo stesso Tom Cruise ha ammesso di essersi già affezionato al personaggio e di sperare in un seguito (dopotutto ci ha creduto talmente tanto da partecipare alla produzione del film).
Il film in realtà non è nulla di nuovo. Potremmo vederlo come un Jack Bauer un po’ più spiritoso o come un Ethan Hunt più solitario, ma piace comunque.
Divertente, simpatico e accattivante perde verve soltanto durante l’inseguimento in auto… decisamente troppo lungo.
Ecco l’intervista a Tom Cruise: