Come tutti gli enfant prodige una volta cresciuto ebbe delle difficoltà a continuare il lavoro d'attore, ma a differenza degli altri riuscì a non morire in maniera violenta, a non diventare un ciccione, a non diventare un tossicodipendente e a non cadere nell'oblio: si riciclò come regista e diresse diversi episodi di M.A.S.H. e Time Out, ottenendo per entrambi un Emmy.
Il resto della sua carriera fu all'insegna di Superman: recitò nei primi 4 film nella parte di Perry White, il capo di Clark Kent al Daily Planet, mentre anni dopo firmò la regia della favolosa serie tv Superboy.
Se non ne avete abbastanza di tutte queste nozioni inutili sulla vita di Cooper, potete acculturarvi ulteriormente leggendo la sua autobiografia, Please Don’t Shoot My Dog; il titolo fa riferimento al metodo che utilizzava il regista per farlo piangere durante le riprese: minacciare di sparargli il cane.
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