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The Loved One

Creato il 11 aprile 2015 da Salone Del Lutto @salonedellutto

Non ho mai avuto la pretesa dell'onniscienza, eppure mi chiedo come il libro che ho acquistato sia potuto sfuggirmi così a lungo e impunemente. A Torino, sotto l'ala del mercato vicino a casa mia, c'è un negozietto che vende vino sfuso e libri usati. C'ero entrata per il vino, e sono uscita con una bottiglia di Pinot Grigio e Il caro estinto ( The Loved One) di Evelyn Waugh, pubblicato negli "Oscar del ridere" (sic.) nel 1973. Due euro che annunciano "una provocatoria illustrazione del culto dei morti in America".

The Loved One

Quella di Mondadori non è l'unica edizione - credo ormai estinta. Il libro fu pubblicato per la prima volta in Italia da Bompiani, nel 1949, a un anno dall'uscita in lingua originale. E di nuovo Bompiani se n'è impossessata nel 2003. Questo per dire che chi volesse rimediare a un'eventuale mancanza può farlo.

Allora. Siamo a Los Angeles, città che in questi giorni ci piace parecchio, e la vediamo - anche - con gli occhi della comunità inglese immigrata. A rappresentarla è Dennis Barlow, un giovane poeta inglese approdato sulla West Coast per collaborare alla sceneggiatura di un film su Shelley. Ma con l'industria cinematografica non ingrana e, per sbarcare il lunario, accetta di imparare un lavoro abbastanza inusuale. Il suo ufficio, infatti, si chiama "Campo della beata caccia", e altro non è che un cimitero per animali. Un lavoro poco onorevole, come Waugh ci illustra: "Le leggi della California proibiscono che resti umani vengano lanciati dall'aeroplano; ma il cielo è libero per gli animali, e a Dennis capitò una volta di dover spargere le ceneri di una gatta sul traffico del Sunset Boulevard. Quel giorno la sua fotografia uscì nel giornale cittadino, e così fu compiuta la sua rovina sociale".

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Ma l'apprendistato mortuario di Dennis non finisce qui. Infatti, per via di un evento luttuoso, a un certo punto il nostro poeta becchino entra in contatto con la vera istituzione funebre della città, i Sentieri melodiosi (o Boschetti mormoranti, secondo le traduzioni), dove si predispone a organizzare nei minimi dettagli i funerali di suo zio morto suicida. Il capitolo terzo è magnifico per quanti vogliano imparare a organizzare un funerale impeccabile, tanto più se a occuparsi dell'ultimo commiato del caro estinto è una formidabile coppia come quella formata dal signor Joyboy, imbalsamatore "dalle mani miracolose [...], redattore de La bara [...], unico sole dell'azienda mortuaria, e da Aimée Thanatogenos (ripeto: Thanatogenos), truccatrice.

The Loved One
E piano piano, mentre si addentra nel mondo della vera arte funeraria con il desiderio di carpirne anche alcuni dei segreti, inizia a conoscerne anche gli attori. Fra lui e Aimée nasce una tenera amicizia (è il caso di definirlo così, un fidanzamento platonico), che però è turbata dal corteggiamento del signor Joyboy nei confronti di una ragazza. Il piccione innamorato rigonfia il piumaggio e fa la ruota, il fioraio probabilmente regala mazzi di rose. Cosa potrebbe fare un imbalsamatore? "Ed ecco, oh miracolo: al posto di una piega di amara sopportazione, splendeva ora un sorriso! Magistrale! Non occorrevano ritocchi. Il signor Joyboy si scostò dalla salma, si tolse i guanti e disse: "Per la signorina Thanatogenos". Nelle ultime settimane, le espressioni che salutavano Aimée dalla barella, da serene s'erano trasformate addirittura in giubilanti. Le altre ragazze erano costrette a lavorare su facce gravi, rassegnate o addirittura inespressive; ma per Aimée c'era sempre un amabile aperto sorriso".

Ma attenzione. Lo sguardo di Waugh nei confronti della società americana non è certo benevolo e infatti, dopo aver parlato di quanto essa sappia essere spietata nel mondo del lavoro, è sulla sua totale, indifesa, ignorante, superficiale stupidità e assenza di senso critico che si concentra. Tutte queste doti, ahimè, appartengono ad Aimée, che non sa decidersi fra i suoi due corteggiatori e che per evolvere si rivolge ai consigli del Bramino Gurù, un impostore che dà consigli per corrispondenza. È una società giovane, ma già piena di crepe e debolezze, come emerge ampiamente dalla sua way of life, ma anche e soprattutto dalla sua way of death, dove le apparenze contano molto più che i sentimenti.

La conclusione non ve la racconto. Sappiate solo che è di una crudeltà feroce, di fronte a cui, forse, la voglia di ridere vi passerà del tutto...

di Silvia Ceriani
Ho illustrato questo articolo, visto che si parla di imbalsamazione, morte e California, con le immagini di un gioco a tema.

The Loved One
Evelyn Waugh
Il caro estinto
Bompiani, 2010 [1948 ed. or]

Dopo una disastrosa esperienza a Hollywood come sceneggiatore, il poeta Dennis Barlow è costretto a impiegarsi in un cimitero per animali domestici. Ma è in occasione del funerale di un amico suicida che Dennis scopre i "Boschetti Mormoranti", una singolare organizzazione funeraria finalizzata a rendere graziosa la morte, quasi fosse una vecchia signora imbellettata. Tutti ai "Boschetti Mormoranti" sanno come rendere presentabile, addirittura bello, un cadavere. In questo clima di macabra gaiezza, Dennis si innamora di Aimée Thanatogenos, una delle estetiste del cimitero, la quale però è indecisa tra il fascino del giovane corteggiatore e l'incanto imbalsamatorio del suo capo (che per conquistarla le invia per gli estremi ritocchi cadaveri sorridenti!). Un grande umorista inglese alle prese con il paradosso della società americana, che vanamente tenta di esorcizzare con un maniacale culto delle sepolture la propria paura della morte.

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