Magazine Cultura
Ci sono state alcune uscite straordinarie in questo piovoso autunno di un anno piovoso. Uno è questo Jackson Browne in piedi sulla breccia. L'altro è il doppio di Lucinda Williams. Assieme al disco di Roger Daltrey e Wilko Johnson che rievoca tutta una vita ed una carriera in musica nelle parole terribilmente malinconiche "tornando a casa", si tratta di niente meno che un tris di capolavori del rock di ogni tempo.
Jackson Browne ha raggiunto lo zenit creativo molto tempo fa, negli anni buoni, fra il 1974 di Late For The Sky (in ritardo per il cielo) ed il 1977 delle cartoline on the road di Running On Empty (correndo in riserva), passando per la title track di un The Pretender (il bugiardo) dal suono troppo lucidato dalla produzione di Jon Landau. Dopo il successo mondiale di Stay, basta.
Per cui è con stupore che si accoglie una lavoro di "sana e solida" poesia (come direbbe Carlo Massarini, suo grande fan ed evangelista ai tempi) di questa caratura.
Standing On The Breach non è il cantante sul versante del declino che realizza con professionalità un lavoro pregevole sperando nelle classifiche, ma è il poeta che canta il suo rovello, i pensieri che gli torturano l'anima.
In qualche modo si rievocano i climi cupi, lenti, malinconici, sul confine della disperazione di Late For The Sky: la luce fioca di una candela in un oscurità che tutto avvolge. Jackson Browne è l'uomo che a 65 anni, sorpreso, stupito, incredulo, in piedi sulla breccia che si interroga su cosa è successo al mondo che lo circonda e che non riconosce in quello in cui credeva da giovane: politica, amore, speranze.
Come non riconoscere sé stessi nel suo stupore?
Le melodie sono dolcissime, accattivanti, malinconiche ma robuste, al punto di evocare (alle mie orecchie) qua e la la poetica del mai abbastanza rimpianto Warren Zevon, che di Browne fu apprendista. Dieci lunghe canzoni per un disco di un'ora che è lo spell di una magia che credevamo perduta. Non un filler, non una nota inutile. Bellissima fra le tante la ballata country su un testo di Woody Guthrie.
La forza non è ancora scomparsa da questo mondo. Non fatevi scappare questo disco.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
“La ferocia” – Nicola Lagioia
Dopo Occidente per principianti e Riportando tutto a casa, Nicola Lagioia torna a raccontare una Puglia lontana dai clichè, scegliendo atmosfere livide e toni d... Leggere il seguito
Da Temperamente
CULTURA -
[Anteprime Piemme] Younger - La ragazza di Orchard street
Pagine: 280 Prezzo: 16,90€Editore: PiemmeUscita: 7 Luglio 2015A volte nella vita basta dire… sì. Così, quando Alice capisce che non ne può più di fare la... Leggere il seguito
Da Lafenicebook
CULTURA, LIBRI -
“La giovinezza” di Paolo Sorrentino: la sceneggiatura dell’ultima fatica del...
“Ho perso i migliori anni della mia vita. Tu hai detto che le emozioni sono sopravvalutate, ma è una vera stronzata, le emozioni sono tutto quello che abbiamo”. Leggere il seguito
Da Alessiamocci
CULTURA -
“spettacolo e tv”: “camerini”, sky arte, dal 26 giugno 2015
“SPETTACOLO E TV”: SKY ARTE “CAMERINI”, seconda edizione Dal 26 giugno 2015 Il programma di sky arte “camerini” ritorna con la sua seconda edizione in onda da... Leggere il seguito
Da Dan76
CULTURA -
Animusic weekend
Animusic, il viaggio tra musica e animazioni che il fine settimana arricchisce le nostre pagine puntuale da molti anni, oggi ci porta è appena al di là delle... Leggere il seguito
Da Animationitaly
ANIMAZIONE, CINEMA, CULTURA -
I quindici giorni folli di Waston Edizioni: Strade Inquiete di Alessandra Litrico
Ed ecco "Strade Inquiete" di Alessandra Litrico, un romanzo psicologico con una copertina decisamente Hopperiana.Le strade di Milano sono inquiete come lo... Leggere il seguito
Da Rox186
CULTURA, LIBRI