Jaisalmer è solitamente la prima tappa da cui si parte per un tour del Rajasthan ed è quindi anche una delle prime, se non proprio la prima, città con cui si ha a che fare in India. L’impatto non è dei più semplici. Si arriva a Jaisalmer dopo un lungo viaggio, nella maggior parte dei casi di almeno 2 giorni (con sosta a Bikaner o a Jodhpur, a seconda del giro che si è organizzato, personalmente ho optato per Bikaner), la stanchezza, le temperature molto elevate e l’insistenza dei venditori del centro potrebbero, in un primo momento, non farvela amare. Così almeno è successo a me.
L’albergo che ho provato a Jaisalmer è stato l’Hotel Nirmal Haveli (http://hotelnirmalhaveli.com/),
ottime camere, ampie e pulite per circa 1400 rupie la doppia con bagno, un po’ care ma la qualità sicuramente giustifica il prezzo un po’ sopra la media.
Consiglio invece di evitare i Safari nel Deserto di Thar organizzati dalla struttura, cari (2500 rupie circa) e mal organizzati (over booking e persone ammassate a dormire ovunque); non avrete certo problemi a trovare valide alternative.
Non fatevi prendere dall’entusiasmo dell’arrivo (come ho fatto io), rifiutate le offerte, fatevi una passeggiata nella fortezza (la città ha agenzie che ne organizzano ogni 20 metri), se ne avete voglia cercate di parlare con i commercianti meno insistenti, molti di loro non sono di Jaisalmer, alcuni vengono proprio dai piccoli villaggi del deserto e per arrotondare si sono organizzati per portare in giro i turisti. Un’esperienza sicuramente più autentica di quanto non potrete trovare in una qualsiasi agenzia. Una piccola dritta, arrivati nella piazza centrale della fortezza, seguite le indicazioni per la terrazza panoramica, lungo il vicolo che vi condurrà a destinazione c’è la bottega di un giovane pittore la cui famiglia vive in uno dei villaggi all’inizio del deserto di Thar; fermatevi a fare 4 chiacchiere con lui, non ve ne pentirete.
Superati l’impatto e la stanchezza, vi accorgerete della bellezza di questa città, denominata non a caso The Golden City per il colore giallo della terra di cui è composta. Come detto per Jodhpur, anche qua il modo migliore per godersi lo spettacolo della Fortezza d’oro è sicuramente da uno dei tanti ristoranti sui tetti degli alberghi. Nonostante i prezzi di questi siano mediamente un po’ più alti (350/400 rupie per una cena), la vista di cui godrete ripaga a pieno il prezzo pagato è la qualità del cibo ottima.
La Sonar Kila (Fortezza d’Oro) è molto curata e pulita, un vero piacere visitarla perdendosi nei vicoli anche se l’insistenza dei venditori che vi tireranno per la maglia da una parte all’altra della strada vi farà venir voglia di fuggire a gambe levate.
Se avete un po’ di tempo a disposizione il mio consiglio è di uscire dal caos del centro e visitare il Gadisar Lake e il Bara Bagh (in una giornata potete visitare tranquillamente entrambi).
Il primo si trova appena fuori città, 20 minuti di cammino, il luogo sarebbe stupendo ma la posizione proprio lungo la statale lo penalizza davvero molto, inoltre l’acqua del lago l’ho trovata particolarmente sporca. I pro riguardano invece la bellezza della struttura e il fatto che sia frequentato da molti locali, soprattutto bambini che vengono a dar da mangiare agli enormi pesci gatto che popolano lo stagno.
Il Bara Bagh (vecchio cimitero del Maharaja) invece si trova un po’ fuori Jaisalmer (10km circa) ed avrete bisogno di un taxi per raggiungerlo (200 rupie + 100 per l’ingresso + 50 per la macchina fotografica). Il costo non è proprio basso ma il luogo merita, pochissime persone, calma assoluta e una stupenda posizione collinare con una vista meravigliosa verso la città e il deserto; peccato soltanto per le strutture lasciate a se stesse che iniziano a sentire il passare del tempo, molte stanno crollando, un po’ come molti luoghi d’interesse in tutta l’India.
Altre foto di Jaisalmer qua