James Allison l’italiano e i pruriti di Alonso

Londra, 11 maggio 2013 – Lontano dai riflettori di Barcellona, James Allison avrebbe confessato ad Alex Wurz, ex pilota di F1, che gli piace molto l’Italia.

Un’indiscrezione che, se confermata, darebbe seguito alle voci di un arrivo di James Allison alla Ferrari anche se in realta’ ci sono due team con sede in Italia, essendo l’altro la Toro Rosso. Anche se un arrivo a Faenza sarebbe quanto meno improbabile.

Alex Wurz avrebbe anche confessato che Allison annunciera’ la sua futura destinazione in un paio di settimane.

Ricordiamo che Allison ha gia’ lavorato in Ferrari al fianco di Michael Schumacher nel periodo d’oro del campione tedesco a Maranello. Ma ha anche lavorato con Fernando Alonso quando lo spagnolo vinceva due mondiali con la Renault capitanata da Flavione Briatore.

L’arrivo di Allison non sarebbe del tutto campato per aria anche perche’ sarebbe ben voluto da Alonso, uno che sa come far girare la squadra intorno a lui e soprattutto ha sempre avuto una voce di preferenza nello scegliersi gli ingegneri con cui lavorare.

Se dovesse veramente arrivare a Maranello potrebbe farne le spese il buon Tombazis. Si sa che i rapporti tra l’ingegnere greco e Alonso non siano dei migliori. Un primo scontro verbale avvenuto in occasione del Gran Premio d’India dell’anno scorso e ripetutosi subito dopo le deludenti qualifiche della Spagna, dove Alonso avrebbe dichiarato:

“È sempre la solita storia di dire prima le cose che si portano. Nei “preview”, i comunicati prima della gara, diciamo tutto quello che c’è di nuovo. Poi però bisogna provarlo in pista…”.

Un chiaro siluro a Tombazis che alla vigilia del Gran Premio di Spagna, oltre ad aver dato un “sei” alla Rossa si era prodigato nell’elencare alcune delle parti dove la Ferrari avrebbe cambiato la vettura, cosa che chiaramente non e’ andata giu’ ad Alonso, notoriamente molto riservato soprattutto nei rapporti con la stampa.

Che il siluro di Alonso sia un chiaro messaggio ad accomodarsi fuori la porta? Un precedente su tutti: Aldo Costa.