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James Iha è tornato! "Look To The Sky"

Creato il 07 aprile 2012 da Martelloide
James tornato!

14 anni, ci sono voluti ben 14 anni prima di ritornare a parlare di un disco solista di James Iha, ma finalmente missione compiuta!
"Look To The Sky" è qui fra le mie mani, ed è già disco dell'anno!
Che volete farci? Me lo sentivo che anche stavola il nostro James non avrebbe deluso e così è stato.
No, non treverete il link nel mio post, ma solo una necessaria e sacrosanta recensione, che proprio ci tenevo a scrivere!
Ai posti di comando troviamo lui e Nathan Larson, marito di Nina Persson e titolare insieme alla moglie degli A Camp. I due suonano un pò di tutto e producono il disco.
Ovviamente gli ospiti non mancano e sarebbe lungo e noiso citarli tutti, ma forse il nome più altisonante è quello di Tom Verlaine, che presta la sua chitarra in due brani.
"Let It Come Down" era stato un disco sorprendente. L'abilità con cui James si era smarcato dai suoni dei Pumpkins per addentrarsi in un mondo fatto di gentilezze e romanticismo assortiti mi aveva stupito ed emozionato.
Chitarre gentili, arpeggi, folk, melodie struggenti e semplicità pop: ecco gli ingredienti di un disco bellissimo che finalmente trova un suo degno seguito.
Pubblicato per il momento solo in Giappone, l'album presenta nella seconda di copertina una foto di James che è in tutto e per tutto la versione attuale della cover del primo disco: il nostro ancora senza look assurdi o trucchi (e all'epoca trovarlo così al naturale faceva uno strano effetto, visto che eravamo abituati a vederlo piuttosto "stravagante" negli SP) che si fa fotografare alla luce del sole. Ecco il primo segnale della continuità con il lavoro precedente. Non immaginatevi quindi grossi cambiamenti e il primo pezzo del disco, 'Make Believe', con la sua educazione acustica (e il contro canto angelico di Nina Persson) è proprio li a rassicurarci, ma qualcosa di nuovo c'è, questo si.
A cominciare dall'uso di elettronica e tastiere, mai invasive o eccessive, ma in grado di impreziosire i pezzi, con arrangiamenti e suoni lievi e curati che si integrano alla perfezione con il guitar pop di James o addirittura capaci di sostenere intere canzoni, penso alle oniriche e vaporose 'Dark Star' o 'Waves'.
Fanno capolino anche suoni di chitarra più decisi e corposi, che rinforzano il singolo 'To Who Knows Where', dal sapore vagamente Cure, o la parte centrale della iper melodica 'Gemini' (probabilmente il ritornello più bello dell'intero disco).
Ma non stupitevi di trovare pure qualche (semplice) assolo.
Il punto di rottura del disco è decisamente 'Appetite', che parrebbe appartenere al repertorio di Tom Waits piuttosto che di James Iha con quel suo incedere greve e cadenzato con un piano che ogni tanto pare vada per conto suo, così come la chitarra di Tom Verlaine
Per il resto, il cielo che l'ex Smashing Pumpkins ci invita a guardare fin dal titolo del disco, è fatto di nuvole giocose che si rincorrono dolcemente nel sole o di un azzurro limpido e sereno, non c'è assolutamente pioggia all'orizzonte, anzi, l'invito è quello di lasciarsi cullare dalla chitarra acustica e da preziosi arrangiamenti d'archi e sognare sotto il cilo stellato di 'Dream Tonight'.
Palavo prima di guitar pop e James Iha ci porta letteralmente a scuola di questa preziosissima materia con un trittico decisamente avvincente: malinconico e avvolgente in 'Summer Days', solare e semplice in 'Till Next Tuesday' (che già apparteneva al repertorio di Vanessa and The O's, che vedeva lo stesso James in formazione, ma qui decisamente più sbarazzina), trascinate e contaggioso in 'Speed Of Love'. Avrete capito che si parla di una di quelle rare lezioni che non si vorrebbe mai terminassero!
Le tracce finali del disco (comprese le due bonus track, di cui cito la delicata 'Diamond Eyes' per qualità melodiche) rimandano direttamente ai suoni e ai profumi dell'esordio, che proprio un paio di mesi fa è stato ristampato e rimasterizzato con l'aggiunta di 4 bonus track.
Come dicevo per ora la pubblicazione è riservata al Giappone. Ovvio che per chi, come me, non poteva non pagare il tributo ci sono mille modi per comperarlo pur con questa limitazione. Quindi la mia esortazione è....vabbè, saremo solo ad aprile, ma...mica vorrete farvi scappare il disco dell'anno!! O no??!!

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