Magazine Cinema
-Dimensioni di dialogo (Možnosti dialogu) (1982) - 4/5
-Down to the Cellar (Do pivnice) (1983) (corto) - 3/5
-Qualcosa di Alice (Neco z Alenky) (1987) - 3,5/5
-Faust (Lekce Faust) (1994)
-I cospiratori del piacere (Spiklenci slasti) (1996)
-Little Otik (Otesánek) (2000)
-Lunacy (Šílení) (2005)
-Surviving Life (Theory and Practice) [Prezít svuj zivot (teorie a praxe)] (2010)
Jan Švankmajer è uno dei più importanti sperimentatori nelc ampo del cinema d'animazione. Rifuggendo il disegno ed abbracciando la tradizione dell'animazione di marionette e burattini tipico della Repubblica Ceca, ha confezionato alcuni dei più mirabil iesempi di questo particolare tipo di cinema. Dopo aver studiato all'accademia di belle arti di Praga, esordisce nel 1964 con il corto The Last Trick. Prolifico autore di corti, ha realizzato anche 5 lungometraggi.
-The Last Trick
Repubblica Ceca 1964 - animazione/comico - 11min.
Uno spettacolo di magia, due prestigiatori che si esibiscono a turno davanti ad un pubblico invisibile, fino alla rissosa gag finale. Tutti gli stilemi del regista sono già presenti: assenza di commento musicale, suono ambiguamente intra ed extradiegetico, aniamzione a passo uno e non, atmosfere oniriche e elggermente inquietanti. Surreale e coraggioso nel perseguire una strada ben diversa rispetto all'animazioen in disegno animato.
Voto: 2,5/5
-Dimensioni di dialogo
Repubblica ceca 1982 - animazione/sperimentale - 11min.
Forse il suo capolavoro. Un trittico permeato di pessimismo nei cofronti dell'umanità; tre dialoghi impossibili, ridotti a lotta bestiale e cannibalica tra simulacri di volti. Nel prim osegmento, profili umanoidi (omaggio alla maschera di Arcimboldo) si sbranano a vicenda fino alla creazione del consenso uniforme, ovvero del vuoto di pensiero. Nel secondo, tutto in plastilina, un uomo ed una donna si amano e si odiano fino a consumarsi. Nel terzo ed ultimo due individui dialogano prima in maneira conciliante, poi sempre più caotica e distruttiva: ne usciranno annientati.
Tecnica del passo uno ai massimi livelli, colonna sonora ossessiva e disturbante, sconcertante oscillazione tra disperazione da incubo e ironia grottesca.
Capolavoro dell'animazione.
Voto: 4/5
-Down to the Cellar
Repubblica Ceca 1983 - animazione/fiabesco - 15min.
Un anticpio di ciò che sarà il film su Alice: una ragazzina deve scendere in cantina a prendere delle patate: sarà una discesa nel delirio, nel profondo dell'inconscio. Il passo uno ed altri trucchi squisitamente analogici da cinema delle origini concorrono a rendere impalpabile l'attraversamento del confine tra realtà e sogno. manca il guizzo brillante, ma le atmosfere tipiche dell'autore permangono. Il misto di animazione e live action è anch'esso un anticipo di quanto si vedrà nei suoi lungometraggi.
Voto: 3/5
-Qualcosa di Alice
Repubblica Ceca 1987 - fantastico - 93min.
Ovvero Crrol secondo Jan Švankmajer; rifiutando la versione fiabesca di Disney, il regista ambisce a restituire quella che secondo lui è l'intenzione originale dello scrittore, ovvero la messinscena di un sogno: onirismo e psicanalisi invece di una rassicurante fairy tale. Girato interamente in studio, con un mix irresistibile di stop motion, live action e pixillation, è l'opera summa di un autore che non ha mai smesso di sperimentare. La cadenza lenta dettata dal discorso indiretto riportato da Alice, che rompe il flusso della narrazione, getta ulteriore ambiguità sulla natura del profilmico: stiamo assistendo al sogno di Alice o ad una fantasia consapevole che ci narra in prima persona? Impossibile sciogliere il mistero, necessario abbandonarvisi per entrare nella dimensione di sospensione voluta dall'autore, in cui ogni riferimento spazio-temporale viene meno e ciò che conta è solo il presente della visione, con le inquietudini e le meraviglie che la rustica messinscena propone.
Imperdibile.
Voto: 3,5/5
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