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Jane Austen. 200th Anniversary – Jane Austen al cinema (2) #11

Creato il 14 novembre 2013 da Nasreen @SognandoLeggend

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Jane Austen. 200th Anniversary

SognandoLeggendo. Lo Speciale.

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 Jane Austen al cinema. Parte 2

 

Continuiamo la nostra carrellata cinematografica dedicata ai film che sono tratti dalle opere di Jane Austen. In questa seconda parte dell’articolo parleremo dei film più recenti.

 

“Mansfield Park”
(“Mansfield Park”, Patricia Rozema, 2000)

Jane Austen. 200th Anniversary – Jane Austen al cinema (2) #11

Trattamento atipico che si sofferma su particolari non essenziali della storia, perdendo di vista le tematiche centrali. Film poco riuscito, soprattutto per via di una protagonista deludente: quasi tutte le pellicole qui proposte vantano attrici di caratura, visto il carattere ginocentrico dei soggetti austeniani: Fanny invece è affidata ad un’interprete mediocre. In più in alcune scene la protagonista di Mansfield Park viene esplicitamente scambiata con l’autrice del libro, generando un’inutile confusione. Scenografia un po’ scarna e luce fredda, con qualche piacevole panoramica delle campagne inglesi. Inquadrature quasi sempre semplici, con pochi movimenti e pochi soggetti in scena, salvo qualche forzato effetto rallenty e qualche ripresa ravvicinata. La storia è inframezzata da interpellazioni in cui Fanny\Jane legge i suoi scritti guardando in camera, ma non è chiaro lo scopo di questi monologhi, che poco hanno a che vedere con le vicende. Tutto sommato guardabile, ma anche se il film riuscisse a fare una piccola breccia nel vostro cuore, lo dimenticherete presto.

Voto:

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“Orgoglio e pregiudizio”
(“Pride & Prejudice“, Joe Wright, 2005)

Jane Austen. 200th Anniversary – Jane Austen al cinema (2) #11
Ritengo che questo sia il migliore tra i film esaminati in questo articolo. Contrariamente alla versione del 1940, che aveva proposto una commedia, questo è un melodramma, che si focalizza sulla storia d’amore tra Elizabeth e Mr. Darcy. Non vi aspettate quindi di ritrovare la graffiante ironia dei dialoghi e la ritualità dell’alta società: sono tutte cose presenti in una certa misura, ma sono stati privilegiati i discorsi più naturali e le situazioni più cariche di passione. Le sequenze scorrono fluide con costante delizia per gli occhi, e di certo la pellicola non mancherà di coinvolgervi ed emozionarvi più volte. Personalmente l’ho guardato e riguardato, scoprendo sempre nuovi particolari e nuovi significati annidati nelle inquadrature; è possibile anche notare omaggi a molti dei film qui presentati, dal primo Orgoglio e pregiudizio a Ragione e sentimento (con il quale condivide la sceneggiatrice).

Il rapporto con il libro è molto complesso: naturalmente viene espressa una visione parziale dell’opera originale, ma allo stesso tempo le parole la ricalcano molto scrupolosamente: Wright lascia alla scrittrice ciò che le compete e prende licenze solamente sull’immagine, con inquadrature irreali o modifiche ambientali, ma sempre in maniera elegante ed efficace (come nella scena della dichiarazione di Darcy, girata sotto la pioggia). I personaggi sono appiattiti e vengono accentuati i loro caratteri distintivi, in modo da dare risalto ai rispettivi ruoli nell’intreccio, senza però privarli di concretezza (a parte un Mr. Bingley davvero svilito).

Su Keira Knightley sono state espresse molte perplessità: troppo bella, troppo giovane, troppo moderna… tutte baggianate secondo me; non è un Elizabeth “indimenticabile”, ma di certo non sfigura e dimostra di essere all’altezza di una parte difficile per chiunque. La regia è sontuosa. Joe Wright ha grande padronanza del mezzo e dirige con audacia e brio stilistico ( e pensare che è il suo primo lungometraggio!); per la varietà di soluzioni utilizzate questo film può essere visto come una piccola enciclopedia della regia (vi sono raccordi di tutti i tipi, giochi di sguardi, soggettive, semisoggettive reali e non, virtuose steadycam, variazioni di fuoco, quadri di ogni tipo, montaggi analitici, alternati, interni… tutto), cionondimeno rimane sempre armonioso ed efficace, senza deragliare nella dissonanza filmica. Per chi è interessato, è visionabile su youtube anche un finale alternativo .

Una grande opera che celebra una delle più grandi storie d’amore mai scritte, godibile sia per chi vuole semplicemente farsi trasportare dalla visione, sia per chi vuole assistere con occhio attento ad un esempio di finissimo cinema. Deluderà solo chi vi si avvicina con pregiudizio e chi è troppo orgoglioso per ammettere di essersi emozionato.

Voto:

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“L’Abbazia di Northanger”
(“Northanger Abbey”, Jon Jones, 2007)

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Una modesta produzione che traspone uno dei romanzi minori della scrittrice con toni freschi e vivaci.

Il soggetto è trattato con un pizzico di umorismo per confezionare una pellicola leggera e gradevole; gli interpreti sono tutti molto giovani e a volte poco credibili, ma in sostanza l’operazione funziona abbastanza bene. Presenti molte sequenze oniriche con le quali viene rappresentato il bizzarro immaginario della protagonista; molto azzeccate musiche e location che ammantano di mistero la (gigantesca!) abbazia di Northanger.

Un grazioso film di intrattenimento, adatto ad allietare una serata.

Voto:

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Altri audiovisivi

Oltre alle trasposizioni cinematografiche dei romanzi, esiste dell’altro materiale riguardante Jane Austen che merita di essere segnalato.

È impossibile trattare esaustivamente i corposi romanzi della Austen nell’arco di un film standard, perciò molti sentiranno l’esigenza di una versione più completa; in questo caso potrebbe essere opportuno vedere uno sceneggiato televisivo, che per la sua maggiore durata meglio si presta a mettere in scena il soggetto con tutte le sue sottotrame.

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Sono state prodotti molti adattamenti di Orgoglio e pregiudizio in Inghilterra sin dal dopoguerra, ma mi limiterò a citare l’ultimo di essi, risalente al 1995, che ho già più volte menzionato. Questa miniserie di 6 puntate da un’ora ciascuna è molto ben fatta e riporta fedelmente ogni parte del romanzo originale. Ha riscosso subito un grande successo ed è stato il punto di partenza del revival di Jane Austen negli anni successivi (ancora oggi Colin Firth è rimasto il Mr.Darcy per antonomasia nell’immaginario collettivo). Esiste anche un vecchio sceneggiato italiano del 1957 con Virna Lisi nei panni di Elizabeth, della durata complessiva di circa 5 ore. La versione britannica pecca di leggerezza e quella italiana di austerità; in ogni caso consiglio sicuramente la prima, qualitativamente superiore, con la quale potrete inoltre gustarvi i dialoghi originali del romanzo.

Del 2009 la miniserie in 4 puntate Emmacon una Romola Garai non molto brillante; la serie è mediocre ma meno impegnativa di altre, ed è comunque meglio del film con Gwyneth Paltrow.

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Sempre riguardo alle miniserie segnalo Lost in Austen, dove una moderna londinese viene magicamente trasportata nel mondo di Orgoglio e pregiudizio, ritrovandosi a dover sostituire Elizabeth Bennet. Mi ero avvicinato a questo sceneggiato con molte riserve, ma devo dire che mi è piaciuto sin da subito e l’ho guardato tutto di un fiato, facendomi un sacco di risate. È realizzato con mezzi modesti, ma ha una buona sceneggiatura che gioca con le trame della Austen con intelligente ironia. Consigliatissimo a chiunque conosca il libro.

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Impossibile non menzionare il lungometraggio del 2007 su Jane Austen in persona: Becoming Jane – Il ritratto di una donna contro, diretto da Julian Jarrod, con Anne Hathaway e James McAvoy. Fondamentalmente si tratta di una vita di Jane Austen molto romanzata e della storia d’amore travagliata e insoddisfatta con un giovane avvocato. Un melodramma molto ben fatto, che riprende tutti i temi ricorrenti della scrittrice: dissidio ragione\sentimento, barriere sociali, dignità intellettuale del romanzo e della donna. Lo si potrebbe definire una storia di Jane Austen come lei stessa l’avrebbe scritta.

Concludo con The Jane Austen book club, che vede sei persone formare un club di lettura, per riunirsi mensilmente a parlare dei libri della scrittrice. Film molto interessante, nel quale i personaggi esprimono le loro problematiche con il pretesto di commentare i romanzi, mostrando anche quanto Jane Austen sia attuale e ricca di contenuti.

-Jacopo Giunchi

 

Le puntate del nostro speciale su Jane Austen e le sue opere:
i link  successivi alla puntata che avete appena visionato si attiveranno di giorno in giorno, mano a mano che gli articoli verranno pubblicati.

  1. #1 - Jane Austen. 200th Anniversary – Duecento e non sentirli…
  2. #2 – Ritratto di Jane. Biografia, note e approfondimenti sulla vita della scrittrice.
  3. #3 - Recensione di Ragione e Sentimento
  4. #4 - Jane Austen al cinema. Parte 1
  5. #5 - Recensione di Orgoglio e Pregiudizio
  6. #6 - Il Telefilm. Orgoglio e Pregiudizio (1995)
  7. #7 – Racconto “Betrayal and innocence” di Monica Serra
  8. #8 – Recensione di Mansfield Park
  9. #9 – Racconto “Steamfield Park” di Monica Serra
  10. #10 - Recensione di Emma
  11. #11 – Jane Austen al cinema. Parte 2
  12. #12 - Recensione di L’abbazia di Northanger
  13. #13 – Racconto “Northanger Abbey’s Secret” di Monica Serra
  14. #14 – Recensione di Persuasione
  15. #15 – Avvistamenti da Pemberly. Alcune opere moderne ispirate ai classici austiani.
  16. #16 - Recensione de Il Diario di Mr Darcy di Amanda Grunge
  17. #17 - Manga tratti dalle opere austiane
  18. #18 – …

Stay tuned!

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