"Il Jazz – scrive Platania a proposito della mostra - è improvvisazione, la fotografia no. Nulla può essere lasciato al caso quando si scatta una fotografia; ma l'improvvisazione, nel Jazz, non è casuale. È frutto di un percorso, oltreché didattico, interiore. Questo punto cardine accomuna le due arti; come il musicista, il fotografo si lascia trasportare dalle emozioni, dalle atmosfere, dal dialogo tra i musicisti, dalla magia del palco. È un punto di vista privilegiato di ascolto, quello del fotografo. Godere di questo privilegio non è sinonimo di bravura, non vuol dire avere risultati assicurati. Non è affatto semplice saper sfruttare questa opportunità. Bisogna saper rispettare l'atmosfera, il musicista, il pubblico, la musica. Serve molta, parecchia, passione. Ecco perché nulla può essere lasciato al caso".
Pier Raffaele Platania (Catania, 1980) vive e lavora a Noto. Allievo di Enzo Cei e Giancarlo Torresani, fotografo ufficiale del Festival Internazionale del Jazz Sergio Amato (2011, 2012) dell'Ortigia Jazz festival di Siracusa (2013), collabora con il periodico online "All About Jazz Italia" e con varie agenzie fotografiche. Vanta prestigiose collaborazioni (Pino Ninfa) e importanti mostre, sia collettive che personali.
La mostra osserverà i seguenti orari: da lunedì a sabato, dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle ore 16,00 alle 20,00; domenica dalle ore 16, alle 20,00.
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