Devo scaricarla da iTune e metterla sul CD bidone che ho in auto e nell'mp3 player: "Je l'aime a mourir" di Francis Cabrel.
No, non è che il brano mi piaccia particolarmente, anzi lo trovo persino un po' una pizza, però c'è un però.
Andiamo con ordine. La musica influisce sui nostri comportamenti? Pare proprio di si, è dimostrato che certa musica può favorire comportamenti aggressivi, ad esempio; e credo sia esperienza comune la musica rilassante che accompagna l'uscita dall'aereo appena atterrato, o l'attesa dal dentista.
Ma c'è dell'altro. Università francese della Bretagna del Sud: gli studiosi fanno giudicare 12 ragazzi da un esercito di 87 ragazze, poi pescano quello che ha preso un voto medio: né troppo piacevole, né irritante, che pure quelli poi finiscono per acchiappare. Insomma, la prima selezione tira fuori lo Sfigato Medio (SM).
Poi le 87 ragazze, dopo una breve attesa in una saletta, passano, una per volta, in una stanza. Al tavolo le aspetta lo SM: hanno una decina di minuti per disquisire delle differenze di due prodotti alimentari, mentre uno psicologo li osserva.
L'esperimento non riguarda in realtà gli alimenti, ma la musica che le ragazze hanno ascoltato nella saletta d'attesa: il romanticissimo (pare) "Je l'aime a mourir" per metà di loro, "L'heure du thé", un brano decisamente meno romantico, per l'altra metà.
Finita la chiacchierata, lo psicologo esce dalla stanza pregando i ragazzi di attenderlo.
Comincia il vero esperimento. Lo SM ci prova: «Ti trovo molto carina, mi piacerebbe avere il tuo numero di telefono. Potrei chiamarti per uscire a bere qualcosa, una di queste sere».
Bene. Solo il 26% delle ragazze esposte a "L'heure du thé" è disposta a concedere il numero di cellulare allo SM, percentuale per nulla disprezzabile, a mio parere, mentre la bellezza del 52% di quelle intrise di "Je l'aime a mourir" molla il numero senza nessun ripensamento.
Ergo, vado a scaricare "Je l'aime a mourir".
Buon sabato.