Venerdì sera sono crollata sul divano alle 21.00. Dopo aver messo a dormire Bianca non sono riuscita a vedere i titoli di inizio del film che io e mio marito avevamo scelto per trascorrere l'inizio del week end che sono caduta tra le braccia di Morfeo subito, senza nemmeno rendermene conto.Come da copione verso le 2.00 Bianca si sveglia, mi cerca e io prendo la mia piccola per la poppata notturna, mentre mangia quasi come un rito prendo il mio iphone e scorro i social un po' per noia, un po' per passare il tempo e mi colpisce un post di una ragazza con l'hashtag #prayforparis. "Cosa sarà mai successo?" penso tra me e me e decido di cercare nelle notizie, sempre dallo smartphone. Un pugno allo stomaco forse sarebbe stato meno doloroso, sveglio mio marito e insieme accendiamo la televisione e fino alle 4.00 del mattino restiamo ad ascoltare in tempo reale tutto lo speciale di SkyTg24 dedicato all'attentato a Parigi.
Tristezza. Ecco la sensazione che ho provato.
Tristezza per tutte le vittime, tristezza per la città più bella del mondo, per tutti quegli innocenti che non c'entravano niente e sono tre gorni che continuo a pensare che potevo esserci io lì.Sì perchè a me piace viaggiare, non riesco a stare ferma troppo a lungo senza volare da qualche parte in Europa o in Italia e queste cose purtroppo nel mondo succedono troppo spesso per non considerarmi terribilmente fortunata a essere stata nel posto giusto al momento giusto.
Tristezza per tutti gli attentati che avvengono ogni giorno, non solo in Occidente, e mi chiedo se il genere umano è davvero dotato di pietà e buonsenso, cosa che al momento non riesco a trovare da nessuna parte.
E allora in automatico penso a Bianca e mi chiedo come farò a spiegarle che spesso l'uomo per il potere e i soldi non guarda in faccia nessuno, uccide, fregandosene dei diritti naturali di ogni persona, primo fra tutti quello di vivere. La religione non c'entra un tubo e affidarsi a Dio in momenti come questi rappresenta per molte persone l'unico modo per avere speranza in un futuro migliore, un futuro sempre più grigio.
Il mio omaggio alla Francia oggi è questo, dopotutto lo stile parigino è da sempre il mio preferito.
(Parigi aspettami, ci rivedremo presto!)