Magazine Cultura
Jean Bolietto e Jojo Arnaldi, morti insieme a Ponte San Luigi
Creato il 24 aprile 2012 da CavaliereoscurodelwebIl 16 settembre 1944, sul far della sera, sei giovani partigiani, che sono in contatto con il comandante Max dei Groupes Francs de la Résistance, lasciano il forte di Mont-Agel, sopra Montecarlo, e si dirigono verso il territorio italiano. Vogliono effettuare una ricognizione perché hanno in mente il progetto di far saltare uno dei ponti ferroviari situati a ridosso della frontiera: temono che i tedeschi, che sono appena stati cacciati da Mentone, possano ritornare. Sono Jean Bolietto, un artigiano del Cannet (Alpi Marittime) di origini astigiane che ha 29 anni e che una testimone descrive come un “bel ragazzo dall’aria seria e disincantata”, Marcel Fousse detto « Marc Murat », sua moglie Elia, Toto e Raymond. Con loro c’è Joseph Arnaldi, detto Jojo, uno studente nizzardo di soli 18 anni che sono andati a recuperare a Mont-Agel, perché si intende di esplosivi. La ragazza viene lasciata al posto di comando delle Forces françaises de l'intérieur di Mentone, mentre i giovani penetrano nel territorio italiano controllato dai tedeschi. Nel pendio che si trova tra l’Aurelia e la ferrovia, all’altezza del bar La Grotta, a un paio di centinaia di metri dalla frontiera, si produce il dramma: Bolietto salta su una mina e ha le due gambe sezionate all’altezza della coscia, Arnaldi viene ucciso da pallottole provenienti dalle parti di villa Voronoff che lo colpiscono al ventre, mentre gli altri riescono a fuggire e a raggiungere la ragazza che a lungo ha udito fischiare pallottole provenienti dal territorio italiano. Una settimana dopo, il padre di Jojo riesce a recuperare il corpo del figlio; quello di Bolietto rimane invece insepolto: ciò che ne resta verrà inumato solo molti mesi dopo, a guerra finita.
Nel 1946, la via del quartiere nizzardo di Saint-Roch in cui abitava la famiglia Arnaldi viene intitolata a Joseph, così come lo slargo della parte francese di Ponte San Luigi. Scelte opportune dato che Jojo era stato un ragazzo fuori del comune: aveva iniziato l’impegno resistenziale già nel 1942 quando, a 16 anni, aveva creato un gruppo composto da alunni del liceo Massena da lui frequentato. Un gruppo che si distingue per la produzione e la diffusione di stampa clandestina, così come per la raccolta di informazioni e di armi. Durante un’azione, nel giugno 1944, quattro dei suoi membri vengono arrestati e fucilati per rappresaglia a Saint-Julien du Verdon. Jojo è prostrato, ma trova la forza di costituire un nuovo gruppo. Partecipa attivamente ai combattimenti per la liberazione di Nizza ed è a lui che il 29 agosto il comandante Ro impartisce l’ordine di attraversare il fiume Var per andare ad informare gli alleati che i nazifascisti hanno abbandonato la città.
Jean Bolietto discendeva da una famiglia proveniente da Aramengo (AT). Era nato a Montgeron, nella periferia parigina, il 21 aprile 1915 ed aveva seguito i genitori quando si erano trasferiti al Cannet. Lavorava con il padre, titolare di una piccola ditta di riscaldamento. Prima dell’azione che gli costò la vita aveva militato nel gruppo partigiano Vahanian-Roussel che operava nella zona di Cannes probabilmente avuto parte attiva nella resistenza delle Alpi Marittime.
Come già qui é stato detto, una lapide posta a sinistra del triangolo bianco che segna il confine a Ponte San Luigi ricorda il sacrificio di Arnaldi. Nulla ricorda invece Bolietto. Ed è un’ingiustizia: i due giovani morirono insieme e per la stessa causa. A destra del triangolo c’è posto per un’altra lapide che sarà presto posta per iniziativa del Comune di Ventimiglia, dell’ANPI e della SOMS di Grimaldi.
Enzo BarnabàAddetto stampa della Sezione Intemelia dell'A.N.P.I.
Fonte: Testimonianze della Resistenza Intemelia
Autore: Enzo Barnabà segnalato da Adriano Maini
Licenza: materiali a libera disposizione, fatto salvo l'invito a citare la fonte originale
Articolo tratto interamente da Testimonianze della Resistenza Intemelia
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Zeng Fengfei e Jiwenbo: La Cina è vicina
A chiusura delle sfilate Milano Moda Uomo primavera-estate 2016, due stilisti dell'estremo Oriente, Zeng Fengfei e Jiwenbo.A sottolineare che lo stile e il... Leggere il seguito
Da Sabinap
CULTURA, LIFESTYLE -
“Sense8″, serie Tv diretta da Lana e Andy Wachowski: l’umanissima mente alveare
Sense8 – serie TV uscita a inizio giugno per la Netflix diretta da Lana e Andy Wachowski– non si fa mancare nulla. Azione (dalle risse di strada al tripudio... Leggere il seguito
Da Alessiamocci
CULTURA -
“Le avventure di Charlotte Doyle”, di Avi, Il Castoro; “Il piccolo capitano”,...
Pronti a salpare per due avventure che hanno il mare come scenario e la libertà per orizzonte?Anche per voi l’estate porta con sé la voglia di leggere storie... Leggere il seguito
Da Ilgiornaledeigiovanilettori
CULTURA, LETTERATURA PER RAGAZZI -
Una famiglia americana di Joyce Carol Oates
Una famiglia americana Lingua:Italiano | Numero di pagine: 506 | Formato: Copertina rigida Isbn-10: A000179601 | Data di pubblicazione: 01/11/2004 Di Joyce Caro... Leggere il seguito
Da Monica Spicciani
CULTURA, LIBRI -
Novità librarie di luglio: alcune uscite da tenere sott'occhio
Luglio è alle porte, e le case editrici diradano le pubblicazioni concentrandosi soprattutto su libri "da spiaggia": gialli e thriller, naturalmente, ma non... Leggere il seguito
Da La Stamberga Dei Lettori
CULTURA, LIBRI -
Storytelling – L’orgoglio di Pablo
di Fabio CampocciaCapitolo I Benvenuti al centro di riabilitazione antigender! Benvenuti a voi che avete finalmente deciso di dire “BASTA”, di prendervi cura... Leggere il seguito
Da Abattoir
ATTUALITÀ, CULTURA
A proposito dell'autore
Cavaliereoscurodelweb
2629 condivisioni
Vedi il suo profilo
Vedi il suo blog