Nome d'arte (ereditato dal padre attore, Ferdinand Gabin) di Jean-Alexis Moncorgé, attore nato a Parigi il 17 maggio 1904, 93 film, una delle grandi icone del cinema europeo.
Nei film degli anni Trenta, firmati da registi come Jean Renoir, Marcel Carné, Julien Duvivier e altri, G. è il proletario ribelle, vittima dell'ingiustizia sociale; dopo l'intermezzo della guerra, trascorsa in parte a Hollywood e in parte combattendo nelle forze della France Libre, l'attore, precocemente invecchiato, presentò invece un'immagine di borghese in tutte le sue varianti, e fu poliziotto ma anche gangster, sempre attingendo a un massimo di credibilità attraverso una recitazione di assoluta e incisiva naturalezza, e mantenendo fino alla fine il consenso del pubblico e la stima della critica.
Nei primi mesi del 1941, con il pretesto di onorare un contratto statunitense, l'attore cercò rifugio a Hollywood dove interpretò in lingua inglese un paio di film di scarso rilievo e si legò a Marlene Dietrich. Separata dagli eventi del conflitto, al quale parteciparono entrambi come volontari, la coppia si ricompose a Parigi dopo che G. era stato congedato con onore dalla Division Leclerc. Breve fu l'illusione dei due divi di poter affrontare un percorso artistico e di vita in comune.
Dopo alcuni matrimoni sbagliati, sposò nel 1949 l'indossatrice Dominique, ovvero Marcelle Christiane Fournier, la compagna definitiva.
La sua scomparsa fu considerata un lutto nazionale e le sue ceneri vennero disperse nelle acque di Brest da una nave della marina militare.
( http://www.treccani.it/enciclopedia/jean-gabin_%28Enciclopedia_del_Cinema%29/ )