Tracce è una piccola antologia di racconti brevi, in cui le WOMEN@WORK, poetesse d’amore ormai acclarate, si riuniscono per la prima volta all’insegna della prosa.
Sì, è una raccolta di 20 racconti scritti da 12 autrici. E, più precisamente, si tratta di un libro che abbiamo scritto per compiacere nessuno, se non noi stesse, dopo aver raccolto esperienze personali e di gente a noi vicina.
Quindi non ci sono stereotipi, anche se… viene da chiedersi se ciò che avete raccolto riguardi o meno cose realmente accadute.
La risposta è: as-so-lu-ta-men-te sì! Abbiamo senza dubbio utilizzato la scrittura come una forma di trasgressione, come cioè una sorta di ribellione e di liberazione dalle convenzioni sociali. TRACCE è un casellario dove c’è posto per tutti, e soprattutto per tutte.
Le donne ormai sono cambiate, sono indipendenti, investono più su di sé, rispetto a quanto avveniva una volta.
E noi lo dimostriamo anche con l’atto del semplice “scrivere”. Oggi noi donne risentiamo meno anche delle imposizioni familiari e sociali, in nome di quella tendenza che va oltre gli stereotipi culturali, tanto che in TRACCE, infatti, si tocca una pluralità di modelli e di combinazioni del vissuto alquanto inedite.
Lo scrivere è un’arte. E lo stile della scrittura non è certo quello dell’apparire.
E’ semplicemente talento, per come la penso io! E quindi accanto a “cosa” si scrive, il progetto TRACCE è altrettanto interessante per il “come” è stato scritto. I 20 racconti non sono che interpretazioni del reale che ci circonda, sono delle personalizzazioni in ognuna delle quali viene fuori il carattere unico e particolare della scrittrice di riferimento.
La buona notizia è quindi che nulla ha a che fare con la professionalità o il successo.
Infatti, molte delle autrici che partecipano all’antologia è la prima volta in vita loro che hanno scritto con finalità editoriali. Che, poi, è l’etica del gruppo delle WOMEN@WORK. Ci raccogliamo in facebook, di solito, e lì ragguagliamo di volta in volta i nostri progetti.
Quindi non siete sempre le stesse a partecipare.
Assolutamente no. In TRACCE, per esempio, solo 4 autrici hanno già partecipato alle raccolte poetiche editate nella mia collana: Luisa Lastilla, Giovanna Grilli, Marina Pisto e, ovviamente, me. In più c’è la Breschi con la quale ci siamo divertite tantissimo a scrivere L’AMANTE DI LADY CHAT. In questa antologia si sono poi inserite Alessandra Donati, Alessia Rocco, Bruna Reboldi, Cinzia Sposato, Maria Luisa Paulonia, Nicoletta Congiargiu e Viviana Picchiarelli.
Siete esploratrici di temi, in apparenza, impossibili da raccontare senza scivolare nei luoghi comuni.
Le nostre storie sono emozioni derivate da esperienze, come ripeto non necessariamente personali. Sono ricordi e appunti di ciò che è stato di noi e di quello che abbiamo colto intorno alle nostre vite. Perciò abbiamo affrontato, con passione, argomenti di drammatica attualità come lo stalking e il mobbing, gli amori finiti o traditi, le paternità mancate e le scommesse con noi stesse, per dare ai lettori quelle emozioni che, per semplice associazione mentale, suscitano in ognuno di noi le parole scritte da altri.
Cioè le parole che tanto spesso avremmo voluto scrivere, ma che per un motivo o per un altro non abbiamo mai scritto.
Esattamente! Come dice Erri De Luca: “… il libro, anche quello sacro, appartiene a chi lo legge e non per il diritto ottenuto con l’acquisto”. Quindi, con TRACCE abbiamo proposto uno spaccato di realtà condivise, il cui concetto chiave è sempre e solo il riflettersi nello specchio dei tempi. Anche quando si tratta di argomenti comunque piacevoli. Infatti nell’antologia, che apre proprio con un mio testo ironico, ce ne sono altri che non trattano di uomini o maltrattamenti e precisamente sono i due brani di Bruna, Correre e Già (quest’ultimo riguarda la madre che si ammala di alzheimer), un brano di Luisa sullo screening al seno e il brano di Giovanna sulla scrittura. O quello di Nicoletta che è una riflessione su se stessa.
Con TRACCE la produzione delle WOMEN@WORK raggiunge la sua decima pubblicazione in soli 3 anni: un veneto stratosferico per un gruppo che è nato libero e spontaneo nel mondo virtuale di Facebook.
E’ la più grande soddisfazione, questa, per noi soprattutto in vista del fatto che abbiamo percorso l’iter contrario a ogni norma e previsione, cioè dal digitale siamo passate alla carta. Volevo ricordare che un’anticipazione di TRACCE è stata data a gennaio all’Accademia del Donca nell’incontro promosso da Sandro Allegrini col giornalista Elio Clero Bertoldi “Perugia in nero: quando a pagare sono sempre le donne”: conversazione a due voci con Costanza Bondi quando, in rappresentanza del mio gruppo femminile, sono intervenuta per la parte “Quello che le donne (abitualmente) non dicono”, dove sono state date letture dei brani ROSA COLOR PELLE della Donati e PATERNITA’ della Breschi.
Con l’occasione, invitiamo ora tutti i perugini che lo desiderino a partecipare alla presentazione vera e propria di TRACCE che si terrà lunedì prossimo 28 maggio alle ore 18.30 al Caffè di Perugia.
Sì, un “aperitiWOMEN”, come l’ha definito la nostra scrittrice Luisa Lastilla: un pomeriggio particolare all’insegna della letteratura moderna perugina e non… vietato mancare!!!