Magazine Diario personale

Jeannette Winterson

Da Silvy56
Jeannette Winterson
Tu sei la porta scavata nella roccia che si spalanca quando la luna la illumina. Tu sei la porta in cima alle scale che ci appare solo nei sogni. Tu sei la porta che finalmente libera il prigioniero. Tu sei la porticina scolpita nella Cappella del Sacro Graal. Tu sei la porta sul ciglio del mondo. Tu sei la porta che si apre in un mare di stelle. Aprimi. Spalancami. Socchiudimi. Attraversami, e qualunque cosa ci sia al di là, potrà solo essere raggiunta così. Da te. Ora. In questo attimo isolato nel tempo che dischiude tutta una vita. ...Rimasi al faro fino al calar del giorno. Mentre me ne andavo, il sole tramontava e la luna piena sorgeva dall'altra parte del cielo. Tesi le mani, tenendo il sole calante in una mano e la luna crescente nell'altra, il mio oro e il mio argento, il dono che mi aveva fatto la vita. Il dono della vita. La mia vita, che è un indugio nel tempo, unf ‘‘ apertura in una grotta, un vuoto da colmare con una parola.Queste mie storie come bagliori nel tempo. Ti chiamerò e accenderemo un fuoco, berremo del vino e ci ritroveremo, tu e io, in un luogo che ci appartiene. Non aspettare. Raccontala subito, la tua storia. La vita è così breve. Questa distesa di mare e sabbia, questa passeggiata sulla riva, prima che la marea ricopra tutto quello che abbiamo fatto. Io ti amo.

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