Magazine Diario personale

Jeff Buckley 29/05/1997-29/05/2013

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

Ci sono coincidenze che vanno celebrate. Oggi dovevo fare un post su un’altra band (rimando al prossimo venerdì) ma non ho potuto fare a meno di scrivere questo, per ricordare la scomparsa di un artista che aveva davanti a sé una difficile ma promettente carriera.
Jeff Buckley non era un musicista adatto alla radio, se vogliamo escludere qualche sua hit più conosciuta, partendo da Halleluja, cover della canzone di Leonard Cohen, o Grace, pezzo che definire perfetto non è sufficiente.

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Come morì Jeff? Non morì sicuramente come una rockstar maledetta, ma per una serie di circostanze sfortunate e forse un pizzico di bonaria follia. Scese nel fiume per nuotare e scomparve, per poi venire ritrovato morto giorni dopo. Annegamento dicono alcuni, colpo alla testa del battello che passò di lì dicono altri. Fatto sta che se ne andò, con un album uscito e uno incompleto, pronto per poi essere finito e messo in commercio quando lui era già andato.

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Ora, all’inizio del post ho parlato di coincidenze, e io non mi dilungherò né approfitterò di questa ricorrenza più del dovuto. Basterà dirvi che la sera del 28 Maggio di quest’anno, la sera prima del 29, data appunto della sua scomparsa, il mio nuovo libro è arrivato all’editore. Cosa c’entra? Ho omaggiato Jeff al suo interno, in un modo che forse non tutti lo riconosceranno. Mi sembrava un piccolo gesto, per un artista che mi ha tenuto compagnia durante la stesura.


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