Sta per uscire A.K.A., il decimo disco di Jennifer Lopez.
«Sono molte cose diverse e faccio cose diverse».
Sguardo aggressivo dritto in camera, seni strizzati tra laccetti di cuoio rosso, pantaloni in latex che rimandano all’immaginario fetish. A osservare la copertina del suo nuovo disco A.K.A. non c’è dubbio che Jennifer Lopez abbia definitivamente cambiato immagine.
Prima di tutto «Sono molte cose diverse e faccio cose diverse»?
E questa frase in che modo dovrebbe farci nutrire fiducia? Non significa affatto che quelle molte “cose diverse” che avrebbe “fatto” corrispondano a risultati qualitativi anche solo sufficienti.
In secondo luogo, il cambio d’immagine è in qualche modo giustificato dal contenuto dell’album oppure è un tentativo senza capo né coda messo in piedi per attirare l’attenzione, ridicolo e disperato come quello di un bambino che per attirare l’attenzione dei genitori si mette le mutande sulla testa?
Andrea Spiga